Anche la Francia ha messo la sua bandierina sulla nuova conquista della modernità, un altro passo nella direzione di un falso progresso che si è posto l’obiettivo di eliminare, ope legis, le regole della natura. Matrimonio per gli omosessuali compreso il “diritto” all’adozione dei minori, con buona pace dell’interesse dei minori che, evidentemente, nessuno intende prendere in considerazione, nonostante la legislazione internazionale dica chiaramente che l’interesse del minore deve prevalere sui desideri degli adulti.
Com’è potuto accadere che una cosa tanto insensata sia giunta a divenire legge ormai in svariate parti del mondo? La risposta è semplice: con l’inganno. Chi ha ingannato la pubblica opinione dando il via libera a riforme che sono in palese contrasto con il bene degli stessi interessati oltre che un danno per la società nel suo insieme? L’establishment scientifico e la politica. Un fatto è certo: tutto quella che sta accadendo in tema di «diritti degli omosessuali» non avrebbe mai potuto verificarsi senza il concorso fraudolento di un establishment scientifico corrotto.
Il processo iniziò nel 1948 con il Rapporto Kinsey che lanciò un poderoso siluro contro la morale sessuale borghese americana. Mistificando la realtà, Alfred Kinsey, fece un quadro della morale sessuale negli USA che non era quello percepito dalla maggioranza degli interessati: frequenti rapporti prematrimoniali, adulteri, autoerotismo e soprattutto il dato sconcertante che il 10% della popolazione era omosessuale. Pertanto se ne poteva concludere che gli americani erano una massa di ipocriti e gli omosessuali erano una consistente minoranza con cui la politica doveva fare i conti.
Da quel momento in poi gli attivisti politici si sono adoperati per produrre lavori “scientifici” che miravano a dimostrare “scientificamente” non solo la normalità del rapporto omosessuale, ma anche il fatto che il dualismo maschio/femmina è solo un’invenzione della società e non una realtà fondamentale dell’essere umano. In altri tempi chi avesse sostenuto una tesi del genere invece che essere osannato dai media, com’è accaduto, sarebbe stato invitato ad accomodarsi in residenze speciali per disturbati mentali.
L’opera di John Money, uno psicologo-sessuologo della Johns Hopkins University, è stata fondamentale per l’introduzione della terminologia del gender, inteso come realtà costruita dalla società e non un dato di natura evidente di per sé. Gli scettici, pochi in realtà, furono indotti al silenzio con un altro inganno: la pubblicazione di un lavoro “scientifico” che mostrava la felice trasformazione, nella realtà mai avvenuta, di un maschio normale in femmina secondo il protocollo “scientifico” del dr Money. (la storia del fatto si trova nel libro di divulgazione di John Colapinto: As Nature Made Him).
Nemmeno l’epidemia di Aids iniziata negli anni 80, che colpì quasi esclusivamente omosessuali e tossicodipendenti, servì a far riflettere i cultori del sesso liberato dai vincoli della natura. Gli “scienziati” del settore si affrettarono a dimostrare con dati “scientifici” e statistici che la malattia non era un problema legato allo stile di vita degli affetti dalla sindrome, ma era equamente distribuito anche tra la popolazione normale. Uno studio canadese che si era permesso di affermare come la malattia fosse prevalente nei maschi omosessuali e bisessuali fu attaccato duramente e l’autore costretto a modificare le conclusioni dello studio (Modelling the Impact of HIV Disease on Mortality in Gay and Bisexual Men by Robert Shogg et al.).
Poco dopo un altro studio canadese rassicurava tutti dicendo che sì il problema esiste, ma, grazie all’industria farmaceutica, esistono anche rimedi efficaci e dunque non c’è da preoccuparsi. (HIV Infection and risks behaviour among joung gay and bisexual men in Vancouver by Steffanie A. Strathdee et al.). A onor del vero, un momento di resipiscenza c’è stato quando nel Marzo del 2010 il Center for Disease Control di Atlanta emanò un comunicato stampa in cui si evidenziava l’incidenza sproporzionata di HIV e sifilide tra i maschi omosessuali e bisessuali rispetto al resto della popolazione (CDC Analysis Provides New Look at Disproportionate Impact of HIV and Syphilis among U.S. Gay and Bisexual Men) http://www.cdc.gov/nchhstp/newsroom/msmpressrelease.html.
La comunità scientifica ha mentito e continua a mentire quando l’argomento è politicamente sensibile e politicamente corretto. Tutto ciò ricorda tristemente le leggi razziali del periodo nazi-fascista che trovarono negli scienziati corrotti il supporto scientifico alle loro teorie politiche. Dunque, per chi non lo avesse ancora ben recepito siamo in presenza di una dittatura. È la dittatura del relativismo, da cui Papa Benedetto XVI ci aveva pure messo in guardia, ma inutilmente perché pochi hanno prestato orecchio. Il Parlamento francese non ha fatto altro che rispettare le leggi già in vigore in Europa dal 2007, anche se nessuno ne sa ancora niente a parte i diretti interessati, e ciò dimostra, in maniera palese, la realtà di una minaccia totalitaria ai nostri diritti.