Nazismo Comunismo Transumanesimo, Radici Comuni di Dina Nerozzi

Che cosa hanno in comune fascismo, nazismo, comunismo, con le follie woke, gender e transumaniste in cui ci troviamo immersi? È presto detto, in comune hanno l’evoluzionismo darwiniano. Il responsabile di tutti i tragici esperimenti sociali che hanno inflitto, e continuano a infliggere, immani sofferenze al genere umano è Charles Darwin (1809 -1892), a onor del vero egli stesso un qualche dubbio sulla bontà delle sue idee lo aveva al punto da dire “spesso mi è corso un brivido lungo la schiena e mi sono chiesto se mi sono dedicato a una fantasia”. (Life and Letters, London John Murray, 1887, vol. II, pag 229)Ormai Darwin, con la sua ipotesi evoluzionista mai dimostrata e dunque nemmeno assunta al rango di teoria, ha assunto i connotati della “scienza” con tanto di timbro ufficiale dell’autorità competente e dunque il progresso marcia spedito sotto la sua egida trionfale dato che, si sa, il nuovo mondo deve progredire al passo della “scienza”.
Ma in che consiste questa scienza? Chi si occupa di ricerca, professionalmente, sa che quello che conta è il metodo che viene utilizzato nelle varie branche della conoscenza che, appunto, prende il nome di metodo scientifico.

In che consiste il metodo scientifico?

Punto primo, si parte dall’osservazione di un dato fenomeno che si intende studiare: la mela che cade dall’albero finisce sempre a terra e ci si chiede quali siano le leggi che regolano il fenomeno.

Punto secondo si mette in campo una ipotesi, si testa l’ipotesi messa in campo mediante esperimenti, punto terzo, si confrontano i risultati sperimentali e, se l’ipotesi partenza era giusta, e gli esperimenti condotti correttamente, si può giungere alla conclusione che si è in presenza della scoperta di una legge di natura, che è il punto finale di tutta l’operazione.

Si può affermate, in sintesi, che una legge di natura rappresenta la conferma, dopo sperimentazione, di una teoria che è stata ipotizzata in base all’osservazione di un dato fenomeno.

Se guardiamo l’evoluzionismo darwiniano, utilizzando il metodo scientifico, sappiamo che il primo passo fondamentale è quello di partire dall’osservazione, cosa chiaramente impossibile da fare perché nessuno ha milioni di anni a disposizione per poter osservare lo svolgersi del fenomeno in questione.  I cultori dell’ipotesi darwiniana dicono che, in sostituzione, l’osservazione va fatta sui reperti fossili che danno testimonianza dei tempi passati.

Bisogna dire che da più un secolo e mezzo si sono cercati, invano, i famosi anelli intermedi tra una specie e l’altra, cosa che, qualora si fosse verificata, avrebbe demolito, secondo lo stesso Darwin, tutta la sua costruzione dalle fondamenta.
E’ cruciale fare una distinzione netta tra evoluzione all’interno di una data specie, microevoluzione, che è un fenomeno reale, e la macroevoluzione, l’evoluzione che prevede il passaggio da una specie all’altra, fenomeno mai dimostrato e che invece è quello che è stato posto alla base delle teorie dell’evoluzionismo sia in campo biologico che sociale.
Se si utilizza il metodo scientifico nel caso dell’evoluzionismo darwiniano si scopre che l’elaborata struttura messa in campo dal suo inventore non sta in piedi, a partire dal fatto che non è in grado di spiegare il primo anello della lunga catena di eventi che si sarebbero succeduti nel corso di milioni di anni e cioè come dal nulla sia potuta scaturire la scintilla della vita.
Allora come mai l’ipotesi non viene abbandonata così come è accaduto molte altre volte nel corso dei secoli quando le ipotesi di partenza si sono dimostrate errate?

Nazismo e Darwinismo

Nonostante le numerose falle presenti nella costruzione darwiniana, il mondo moderno non può abbandonare l’ipotesi evoluzionista, che ha sostenuto con tanto entusiasmo, pena il crollo del castello progressista costruito sulla sabbia della speculazione anziché sulla roccia dei dati di fatto.

L’evoluzionismo darwiniano è ormai diventato il pilastro portante e il substrato “scientifico” su cui poggiano ideologie politiche che hanno dominato alcuni periodi storici e dunque viene protetto e propagandato solo ed esclusivamente per ragioni politiche.
Nazismo, comunismo e anche la nuova cultura woke, gender e transumanista poggiano i loro convincimenti sul falso mito di un progressismo reso inattaccabile dalla critica data la sua natura “scientifica”. Quelle che un tempo erano “le magnifiche sorti e progressive”, per citare Leopardi, non sono più argomento di speculazioni filosofiche o narrazioni poetiche ma sono diventate un dogma che non può essere messo in discussione.
I nazisti erano convintissimi di muoversi nell’alveo della scienza evoluzionista darwiniana quella che vede trionfare la sopravvivenza del più adatto. Vale la pena ricordare che il titolo completo del libro di Charles Darwin, pubblicato nel 1859 e destinato a diventare il riferimento principe della biologia evoluzionista, era “Sull’origine delle specie per mezzo della selezione naturale, o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita”.

Il nazismo, che aveva sposato in pieno la filosofia evoluzionista, considerava la razza ariana come la più adatta alla sopravvivenza perché aveva in sé dei tratti caratteriali specifici che la rendevano la più forte e, come tale, destinata a governare il mondo.
Anche il Comunismo, avendo abrogato ogni riferimento a una Entità superiore che detta leggi eterne, aveva optato per un processo in continuo divenire di stampo darwiniano, con la variante che la razza ariana era stata sostituita dal Partito e dal suo capo che sapeva, meglio di chiunque altro, cosa fosse bene per l’intera collettività. Naturalmente anche il Comunismo era destinato a dominare il mondo secondo le previsioni dei suoi estimatori.
In realtà né il nazismo, né il comunismo sono stati in grado di mantenere le promesse di favorire la nascita di un mondo migliore e così si è cercato di superare lo scontro tra due visioni del mondo antagoniste, anche se basate sulle stesse premesse, giungendo a quella sintesi superiore che, in teoria, dovrebbe fondere le due ideologie in un unico contenitore, quello che abbiamo davanti agli occhi ora.
La nuova cultura progressista transgender e transumanista, imposta a livello globale, segue esattamente lo stesso filone di pensiero evoluzionista che nega l’esistenza di un Dio e di un ordine naturale destinato a durare nel tempo. Il nuovo modello prevede che l’essere umano, da animale primitivo progressivamente trasformato in animale evoluto, sia ormai sul punto di staccarsi dalle sue origini biologiche per andare incontro a un futuro radioso dominato dall’intelligenza artificiale, priva delle debolezze degli umani che nel frattempo si vanno trasformando in un misto uomo/macchina. Ormai è l’uomo che traccia il percorso evolutivo.
Come si è ottenuto l’effetto desiderato, nonostante la palese falsità dell’impostazione culturale di partenza? Attraverso l’infiltrazione di tutte le istituzioni che contano, in primis quelle del mondo scientifico e accademico, visto che sono quelle che hanno il compito di fare da garanti della “scientificità” del processo, ma soprattutto attraverso l’infiltrazione di magistrati progressisti all’interno del mondo giudiziario a livello globale.

La Leva Giuridica

Anche chi non è esperto di diritto si rende conto del fatto che se si perde di vista il riferimento della legge naturale, si viene a perdere anche il punto stabile di appoggio da cui far scaturire normative che siano durevoli nel tempo, già nel “Brave New World”, di Aldous Huxley del 1932, erano previste Costituzioni e leggi in continuo mutamento per favorire quel progresso fantasticato e voluto da chi detiene il potere reale, che è poi quello economico-finanziario.
Il positivismo giuridico è la trasposizione del darwinismo dal campo della biologia a quello del diritto. Se il darwinismo prevede la sopravvivenza del più forte, in ogni settore, ne consegue che chiunque abbia i mezzi per far valere le sue ragioni sarà favorito nella lotta per la sopravvivenza anche nel campo del diritto.

I sistemi giuridici in atto sia nella Germania nazista che nell’Unione Sovietica prevedevano delle norme autoritarie a sostegno di un sistema legale che penalizzava l’individuo, parte debole, nei confronti dello Stato, come sempre accade negli Stati totalitari.
Noi siamo reduci dalle imposizioni liberticide vissute durante il periodo pandemico da Covid 19, in cui, dalla sera alla mattina, sono venute meno le libertà più elementari e sono state imposte regole tanto assurde quanto dannose e quello appena trascorso è stato solo un assaggio di quello che è in cantiere per le future generazioni, a livello globale, se non ci sarà una reazione adeguata.

Poiché il termine progresso ha insito un significato generico e positivo, tutti i partiti politici, che dovrebbero esprimere la volontà popolare nelle sue diverse sfaccettature, in realtà fanno a gara nel rincorrerlo nelle diverse formazioni sia di sinistra che di destra.
Chi si meraviglia del fatto che, nonostante cambino i governi, il tragitto da percorrere sia sempre identico, deve capire che chi regola l’azione delle forze politiche in campo è sempre e solo l’evoluzionismo darwiniano con incorporata la sua legge della giungla che prevede la sopravvivenza del più forte. E’ questa la ragione per cui i bambini nel grembo materno possono essere eliminati con l’avallo dello Stato, ed è questa la ragione per cui le scuole sono diventate luogo di indottrinamento, mentre il potere economico e finanziario può sfruttare e impoverire interi popoli e i “fragili” possono essere eliminati perché improduttivi.
Un popolo debole, privo di conoscenza, sarà sempre vittima di chi detiene il potere perché non ha armi per contrastare una spietata èlite che ritiene giusto mettere in pratica la più fondamentale legge di natura: la legge della giungla. Se l’uomo non è il figlio prediletto di Dio, da cui derivano i suoi diritti inalienabili, ma un animale tra i tanti, allora anche lui deve sottostare a quella che è considerata la prima legge di natura: la sopravvivenza del più forte.
Finchè non capiremo che chi guida il processo sono gli interessi di una piccola èlite che ci racconta di agire in nome e per conto della “scienza” non potremo mettere in campo una valida difesa. Finchè non capiremo che tutto il mondo vive nell’inganno di una falsa scienza chiamata evoluzionismo darwiniano non riusciremo a invertire la rotta e a difenderci dagli abusi del potere.

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
Questa voce è stata pubblicata in polis e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *