Famiglia XX, XY, XYX, YYY, un casino da KGBT-di L.Prando

La famiglia? Quale? Come? Ai giovani, a qualsiasi piacere sessuale siano inclini, se non vogliono trovarsi in “coppia/cappio di fatto” loro malgrado, consiglio alberghi a ore senza documenti. Soprattutto affidiamoci al KGBT. “Tra il grottesco e l’orrendo non c’è che un passo”. (Arthur Conan Doyle)

Coppia/cappio di fatto
Se infatti qualcuno fa pipì due giorni di fila nel vostro bagno, vi trasforma in membro/a d’una “coppia/cappio di fatto”, Non potrete cacciarlo/a per almeno sei mesi e dovrete mantenerlo/a per il resto dei vostri giorni, specie se siete XY (poi vi spiego). Non basta. Se da tale fugace ospitalità derivasse una prole, sareste obbligato/a a prendervi cura di essa fino a mantenerla/lo da pensionato/a, quantunque fosse prole adulta e matura. Se essa/o vorrà frequentare l’università di Lovanio, affinché si realizzi la sua alta aspirazione a laurearsi in “Foglie Morte”, verrà posta/o a vostro carico anche la prole della prole, priva di mezzi di sussistenza a causa delle difficoltà di realizzarsi del genitore vostra prole.
[cryout-pullquote align=”right” textalign=”left” width=”37%”]Preghiera del buon umore di san Tommaso Moro: ”Datemi, o Signore, il senso del ridicolo. Concedetemi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri”. [/cryout-pullquote]

Dubbio: se mettessimo un limite agli obblighi genitoriali a 25 anni dei riprodotti,  sarebbe contro i diritti umani o a favore?
Si stava bene ai tempi dell’homo stupidus, quando non si poteva stabilire mai con certezza chi fosse il vero padre del pargoletto. Quesito ai complottisti: sarà vero che il DNA dica la verità o è un complotto di Facebook e Amazon che offrono il servizio on line?
Una volta, quando il matrimonio era una cosa seria, il/la pargoletto/a nato/a da compartecipazioni se lo “beccava” (da cui “becco”), il marito legale e ciao. Era anche consentita la vendetta all’inverso del becco furioso. 
Esempio d’oggidì: una tua amica simpatica e intelligente, forse poco incline al ciuf ciuf tradizionale, ti chiede e tu le doni un po’ del tuo già scarso seme. Dopo alcuni anni, perse occasioni più succulente, essa si presenta alla tua porta con un adolescente di novanta chili. Li dovrai (ambedue) rimborsare delle tue carenti cure paterne – uno psichiatra ha rilasciato certificazione della tua responsabilità per la straripante obesità del pargolo – sicché dovrai mantenerli per il resto dei tuoi giorni.
Dubbio per complottisti: sono stati i maledetti patron di Facebook, Amazon e Tesla a finanziare la fecondazione artificiale, anche per le mamme umane, non solo per le uova di gallina?
Tiriamo avanti e aiutiamoci con un brano dalla preghiera del buon umore di san Tommaso Moro: ”Datemi, o Signore, il senso del ridicolo. Concedetemi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri”. Amen e proseguiamo.
Per caso sei nato senza ovaie ma con l’organo riproduttivo ben sporgente, però non ti gusta il ciuf ciuf tradizionale. Non di meno vuoi fare il padre a tutti i costi. Il mercato offre a prezzi ben cari galline umane pronte a ospitare il tuo seme, mettendo al mondo non si sa cosa. Figlio/a? Di chi e di quanti? Orfanello/a? Di chi, se il donatore è vivo e la gallina umana pure? Secondo taluni i costi di queste tecnologie devono essere a carico del Sistema Sanitario Nazionale. D’altronde si disse, l’aborto deve essere gratis perché democraticamente la donna povera deve essere libera come quella ricca.  La tecnologia rimedia così alla stupidità deterministicamente casuale della natura. Occorre dunque una legge adeguata. Per evitare l’orfanismo volontario la giurimpudenza permette di diventare doppi padri con un cocktail di seme tra due senza ovaie, in regime di coppia/cappio di fatto. Grazie al ciuf ciuf tecnologico, la nascita tradizionale dà diritto di proprietà sul nascituro anche a chi non ha possibilità di compartecipazione. “Diritto di proprietà sul nascituro” non è improprio. Visto che è possibile acquistare l’embrione e le sue conseguenze, per il principio di uguaglianza deve riconoscersi il diritto di proprietà sul figlio, di un padre resosi tale secondo gli antiquati sistemi tradizionali. D’altronde se la donna può uccidere l’embrione, significa che è suo, di sua proprietà, può quindi venderlo. Per la qual cosa i dottissimi giureimpudenti dovranno rivedere radicalmente i criteri di affido dei minori, cioè i diritti di comproprietà su di essi. Questi infatti se furono acquistati quando erano embrioni e il passaggio di proprietà (dalla gallina umana fecondata ai due padri, alle due madri, ma anche tre, quattro… ennesimo) si materializzò con la loro nascita, sono dunque vendibili successivamente. Le cerchie elitarie globaliste tale compravendita la vedono di buon occhio. Sono all’avanguardia, come al solito, già la applicano da molti anni. 

Un pensatoio di grandi pensatori
L’ingiustizia sociale, originatasi alla nascita, è frutto di tempeste ormonali ancora adesso di origine oscura (si mormora siano all’origine di tutto, perfino di FB, Amazon, Tesla e anche della cinese Alì Babà, oppure un’invenzione diabolica). Passi che senza possibilità di scelta si nasca con differenti pigmentazioni epidermiche; passi che si nasca con tradizioni religiose differenti con ricadute su usi, costumi e comportamenti orripilanti; passi che si nasca sotto decenti legislazione e organizzazione sociale oppure no; si può anche nascere belli come Apollo e Venere o brutti come ragni. È tuttavia inaccettabile nascere chi ricco e chi povero.
Gli aborigeni dell’Australia non collegavano l’attività sessuale con la nascita né con i rapporti di coppia: i nuovi nati erano membri della tribù, i vecchi comandavano, i giovani procuravano il cibo e costruivano le capanne d’abitazione comune.
Quando l’etnocultura australiana fu portata a conoscenza del signor Xi e della Commissione Europea subito venne finanziata una squadra di ricercatori sino-teutonici, un pensatoio di accademici, per separare i confusi riproduttori dagli educatori.
Primo ostacolo: gli educatori hanno un nome e un volto, sicché i pargoli potrebbero istintivamente assumerli come genitori. L’ostacolo è superabile, secondo il pensatoio, se gli educatori indossano tutti la stessa maschera. Come a Carnevale? Più o meno; d’altronde Covid-19 fa scuola. La discussione rimane tutt’ora irrisolta. Quali fattezze deve avere la maschera? E di chi? Maschile o femminile? D’un omosessuale? Di Giuseppe Conte? Di un trans? Di Angela Merkel o di Xi Jin Ping? Bergoglio ha intanto fatto sapere che gradirebbe una maschera coi suoi tratti. Al fine tuttavia di non generare pericolosi e irriverenti apprezzamenti (“ma che bella faccia di m…!”, non “monsignore, NdR) insiste che la maschera debba essere coi suoi tratti ma nera, così che eventuali commenti irriguardosi ricadano sotto l’aggravante del razzismo, essendo giustamente tutelati, come ben si sa, il nero, il negro e le sfumature intermedie. I negoziati segretissimi procedono da mesi senza conclusione – fortunatamente o sfortunatamente, fate un po’ voi.

L’ingiustizia sociale permane.
Altra impasse per gli esperti è la selezione d’un gruppo dirigente. La giustizia sociale vorrebbe ai posti di comando quanti svettano per merito, capacità e moralità. Non c’è tuttavia accordo sul “merito di che cosa”, su “capacità a far che cosa” e soprattutto sulla definizione di “moralità”. Angela Merkel ha proposto di tenere una prolusione su “Etica hegeliana e UE”. Rocchina ha chiesto a Giuseppa: ”Chi è sta signora Gheliana?” Il delegato pontificio proponeva che il Santo Padre tenesse una lectio magistralis su “Misericordia e Verità, come rimediare”. Nel coffee-break la Merkel è sbottata: “EthikbedeutetunszuunseremGeschäftzu machen!!!” (Etica vuol dire farci gli affaracci nostri!!!), la voce saliva come quella di nonno Adolf. Il ministro Roberto Gualtieri ha risposto, come sempre durante le riunioni internazionali: “Yes, sure, yes”; per lui tedesco, inglese e cinese sono la stessa cosa. Xi Jinping, il simpatico dittatore demoniacoplutomassonicodemocratico ha ribadito:”道德意味着使我们成为我们的业务” (Etica vuol dire farci i c… nostri!!!) e Angela lo ha baciato quasi sulla bocca, anzi molto più giù. Quando The Donald, escluso dal comitato di esperti (la CIA l’ha informato con la consueta tempestività dopo tre settimane) è sbottato: “I will no longer buy anything from you, filthy SOBs; I really want to see what the fuck you’re going to do without me” (io non comprerò più nulla da voi, luridi SOBs; io voglio proprio vedere che cxxxo di affari farete senza di me). il buon Xi, che udiva in diretta da una minuscola cimice sotto la parrucca di Trump, ha commentato:” 德国母鸡把我扔进狗屎”, quella gallina tedesca mi butta nella mxxxx, sorridendo bonariamente come al solito.
Luigina De Maio, nota poliglotta, non ha perso una sillaba; anzi, ha proposto di chiamare gli educatori “nocchieri degli umani”, associandosi ai Verdi per proporre una maschera coi tratti geniali della graziosa Gretina, a loro. come a noi, come a tutti, tanto ma tanto cara.
“天空下的混乱很大,因此情况非常好”(La confusione è grande sotto il cielo, la situazione è dunque eccellente), avrebbe detto, secondo alcuni, il compagno presidente Mao Tse Dong, in questi frangenti, prima di mandarli tutti a zappare acqua nelle risaie, incluso Xi. Dal KGBT (se ne parla più avanti) fanno sapere che si tratta di una propaganda omofoba, finanziata da Trump e persino da Salvini coi soldi che gli hanno dato i cinesi e il suo amichetto segreto, un certo Elia.

[cryout-pullquote align=”right” textalign=”justify” width=”33%”]Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri (Joseph Pulitzer)[/cryout-pullquote]

Il KGBT pensa alla democrazia familiare
In attesa d’una vera giustizia sociale per i futuri pargoli, almeno si impedisca il loro assassinio: un concepito è un cittadino anche se non respira aria, come tale andrebbe protetto, oppure no? Diventa cittadino solo se respira aria? Se una ce l’ha in pancia sono cxxxx (鸡巴, Cocks, Schwänze) suoi o della società? La domanda, posta da Shamatha, una giovane di Centocelle, è in corso di esame da parte del KGBT, da non confondere con LGBT, tutt’altra cosa, come vedremo. Da una settimana non si hanno notizie di Shamantha. Fonti vicine al KGBT, la dicono partita per una lunga vacanza premio, molto lunga.
Il tavolo di lavoro sino-teutonico intanto va oltre: se con speciali stampanti 3D si possono fabbricare organi umani, si può fabbricare un umano per intero – hanno pensato i pensatori – già istruito secondo la bisogna (tot ignoranti, tot architetti, tot poeti, magari il minimo indispensabile di politici…). Pare ci siano riusciti, ma non è certo. I soliti ben informati assicurano sinapsi e neuroni così tanto aggrovigliati al primo esperimento, da indurre ad abbattere il nuovo essere, non prima d’aver divorato tre esperti. Gli hanno tolto mezzo cervello, lo hanno rivitalizzato, dandogli il volto di Joe Biden. Pare abbia oggi ottime possibilità di farcela per la Casa Bianca, se non gli chiedono l’indirizzo di casa.
Qui da noi, patria, pardon, sistema paese del diritto e del rovescio, dei santi naufraghi volontari, è in gestazione una santa e ispirata legge per sostituire l’anatomia col puro spirito: chi se ne frega se quei deficienti dei cromosomi si sono casualmente accoppiati XX (femmina) o XY (maschio). Se un XY sente d’essere XX, la chirurgia provvede a sostituire il pistolino con una buca, sia pure improduttiva. È un po’ più complicato il passaggio inverso. Il pistolino già è capriccioso di suo, figurarsi manipolato con bisturi, ago e filo. Rimane tuttavia disponibile il manuale interno Mediaset, lì i miracoli XX, XY ecc. ecc. sono di casa più che a Međugorje. 
Codesta legge mette in galera (si valuta se occorra il 41-bis) chiunque faccia prevalere la volgare anatomia sulla spiritualità: “Basta con queste incognite XY, XX, tutti nascono uguali, decideranno li-be-ra-men-te i genitori quante X e quante Y i piccini debbano avere”. Proprio come vorrebbe tale XX Boldrini XY Laura, aspirante Primo Direttore Inquisitore del KGBT. Questo organismo democratico è destinato a sorvegliare la democrazia nelle famiglie e nelle camere da letto. Che diamine, la libertà è il primo valore, dicono, il 41-bis è indispensabile. Come dargli torto? A proposito, KGBT, secondo i soliti maligni complottisti, sarebbe una setta. U figghiu ‘i don Binnu ha rassicurato la nazione, pardon, il sistema paese:”In Italia non esistono le sette. Anzi anche gli orologi saranno presto senza sette“. Applausi scroscianti da maggioranza, opposizione, dal Vaticano e dal Movimento Psichiatri Rivoluzionari Naturalisti Democratici Internazionalisti Comunisti Universalisti Organizzati (MOPRNDINCULO). Nel KGBT si discute se far adottare pantaloni o gonna, a colori sgargianti o grigio nebbia. Giuseppa ha interpellato il sarto. Per non rinunciare alla pochette ha già avanzato una proposta che, a suo dire “rivoluzionerà il sistema paese, una svolta epocale”. Ha fatto approntare un catalogo di 802 pagine di modelli di abiti giacca-gonna. Le gambe da depilare? Nessun problema, quelle di Giuseppa sono depilate da sempre.
È proprio un’ingiustizia sessuale, dicono nei corridoi del KGBT, come quella fra poveri e ricchi. Basta maschi e femmine, i cromosomi dovrebbero combinarsi XXY, il sogno di (quasi) tutti: essere ermafroditi… Tutto risolto, la legge è pronta: ermafrodismo spirituale per tutti, ricchi e poveri. La scienza provveda, taglio e cucito, a farne realtà.
I soliti integralisti hanno una proposta di riserva. Facciamo così, dicono: cancelliamo tutto e torniamo al vecchio e ammuffito matrimonio religioso, valido civilmente ma con trucco incorporato. Uno scambio di mail certificate, quindi a data certa, che lo rendano nullo. Se si è stufi, ciao Ninetta o Ninetto, come non ci fossimo mai conosciuti. Bergoglio sarebbe misericordioso, state sicuri, assicuravano. Quando però il MOPRNDINCULO ha espresso contrarietà “per il bene dei/delle figli/e”, la SACONFICA (Sacra Congregazione Fede Incassi Carità) ha minacciato la scomunica. Niente da fare, quiendi. E se dopo una decina d’anni di matrimonio nullo ci fossero dei figli? Rivolgersi al tribunale nella località olandese di Rangeves (in italiano “Arrangiatevi”), dove si ottiene facilmente l’eutanasia per i minori non socialmente definibili. “Tra il grottesco e l’orrendo non c’è che un passo” (Arthur Conan Doyle).

 

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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2 risposte a Famiglia XX, XY, XYX, YYY, un casino da KGBT-di L.Prando

  1. sigmund scrive:

    Formidabile!!!
    Non c’è niente che sia più penetrante dell’ironia. Complimenti all’autore, o autori.
    Da tenere a portata di mano così da poterlo rileggere ogni qualvolta si venga presi dallo sconforto.

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