Informazione Corretta, interessante foglio di cultura ebraica on line, purtroppo talvolta non è attendibile.
Marco, mio carissimo amico ebreo, me ne addita un articolo. La testata, a dispetto della dichiarata correttezza, talvolta s’inebria di ostilità gratuita verso la Chiesa. Con Marco disputiamo amichevolmente sull’inerzia che, a suo avviso, affligge la Chiesa per la violenza mussulmana. Egli è laico, per ora; non è fra quanti intendono spiegare ai cattolici come essere buoni cristiani; è quindi interessato solo alla dialettica delle idee e alla contrapposizione dei fatti.
Marco m’addita l’articolo “I nuovi martiri”, di Giulio Meotti, pubblicato su Il Foglio del 10 novembre 2012. Eccone l’incipit: «Immaginate la furia indescrivibile che scoppierebbe nel mondo islamico se un governo cristiano a Khartoum fosse responsabile della morte di centinaia di migliaia di musulmani negli ultimi trent’anni. O se terroristi cristiani lanciassero delle bombe sulle moschee in Iraq. O se ragazze musulmane in Indonesia venissero rapite e decapitate sulla strada per andare a scuola, a causa della loro fede. Questi orrori sono impensabili, ovviamente. Ma sono capitati al contrario, con i cristiani vittime dell’aggressione islamista».
L’osservazione di Meotti è giusta ma Informazione Corretta, riportando l’articolo, vi aggiunge un commento fuori luogo: «Ci sia concesso riaffermare, ancora una volta, il nostro stupore – ma non la nostra sorpresa – nel constatare come notizie di questo genere non abbiano alcun rilievo sui giornali cattolici, né l’OSSERVATORE ROMANO, né AVVENIRE sembrano interessati a quanto vi avviene».
Si dà il caso che io sia abbonato anche all’Osservatore Romano on line e con una semplice ricerca negli ultimi due anni ho trovato venticinque titoli in cui si parla di violenza mussulmana contro i cristiani. Se ne parla, la si esecra e si invita alla moderazione, al dialogo e alla pacificazione. Da un primo controllo non mi pare che Informazione Corretta abbia mai pubblicato nessuno di questi articoli, non di meno s’erge a giudice.
Non ricordo neppure che Informazione Corretta abbia menzionato le cronache della solenne celebrazione ecumenica alla presenza dei cardinali Ruini, Kasper e George, e del patriarca romeno ortodosso Teoctist, quando, era ottobre 2002, una grande icona dedicata ai martiri del Novecento fu posta sull’altare maggiore della Basilica di San Bartolomeo. L’icona rappresenta, con una simbologia presa dall’Apocalisse, le vicende dei martirii di cui si è venuti a conoscenza attraverso i lavori della commissione. Altre memorie di martiri sono collocate nelle cappelline laterali, ognuna dedicata ad una situazione storica particolare. E’ stato lasciato molto spazio ma nessuno può dire se sarà sufficiente.
Benedetto XVI, sostando davanti alle memorie dei martiri contemporanei, ha definito la visita: “Un pellegrinaggio alla memoria dei martiri del XX secolo, innumerevoli uomini e donne che hanno versato il loro sangue per il Signore. Ma – ha spiegato ancora il Papa – Gesù Risorto illumina la loro testimonianza e comprendiamo così il senso del martirio. E’ la forza dell’amore, inerme e vittorioso anche nell’apparente sconfitta”.
Occorre che Informazione Corretta comprenda che questo è lo stile della Chiesa: né chiasso, né rivendicazioni, né accuse, tanto meno autoglorificazioni, proprio come fece Pio XII ai suoi tempi…
Magari adesso saranno colti dalla tentazione di dire che 25 articoli in due anni sono pochini. Resistano, se ne guardino bene. Primo, la mia ricerca è stata alquanto frettolosa e con solo tre parole chiave; secondo, la Chiesa cattolica è una potenza spirituale e globale sicché non può soffermarsi più di tanto su quelli che la infastidiscono, tanto con le armi così come con l’informazione scorretta.
Al mio amico Marco ho risposto con una frase che lessi da qualche parte:”Il cristianesimo non ha inventato la croce, ma il coraggio di portarla”.
Il peso di quella croce è incrementato dai violenti, vi contribuisco tuttavia anche i mendaci; questi e quelli bisogna non di meno amarli come fratelli e pregare perché si convertano. Non è facile, ma nonostante l’informazione scorretta, occorre provarci come fa la Chiesa da 2000 anni.
Qualunque sito o blog può pubblicare liberamente metà dell’articolo (con relative illustrazioni, se si vuole) e rimandando, per la lettura completa, alla pagina originale
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L’illuminismo anima (… figlio) del paganesimo?
Ogni figlio ha un nonno!
Chi il nonno dell’illumunismo che ha generato il paganesimo in questione?
Il grande R. Stark (in la vittoria della ragione) sembra pensarla diversamente.
Io la penso esattamente come lui circa l’analisi storiografica.
Ma sbaglio o, nei secoli, la macelleria umana è sempre stata
appannaggio delle religioni c. d. rivelate, ovvero monoteistiche? I buddisti sono considerati pagani? Però si danno fuoco da soli! Certo, … poi ci sono anche i Tugs …
Ma il mondo è bello perchè e vario.
Coomunqe – a parte la piccola digressione – sono in assoluta sintonia con la tua impostazione, Piero.
Caro Ugo, di certo il Cristianesimo non è nonno dell’Illuminismo, il quale coi suoi miti e i suoi modelli, si aggrega proprio contro il Cristianesimo. Riferirsi a Stark per sostenere una continuità tra Sant’Agostino e Rousseau è, perdonami, una forzatura che non sta in piedi. Stark, d’altro canto, dice oggi quello che Gioberti affermò due secoli fa. Fu messo al bando sia dalla Carboneria sia dalla Curia, la quale tuttavia non è la Chiesa e non è il Papa. Rimaniamo sul punto: qual è l’ultima guerra scatenata dalla Chiesa cattolica? E’ impossibile comparare la Fede cattolica alle altre fedi monoteistiche a meno di non fare un’altra forzatura, proprio perché Stark colloca la civiltà cattolica su un piano irragiungibile dalle rimanenti. Se poi mi dici che oggi il pacifismo cattolico s’è squagliato come neve al sole, allora concordiamo, ma l’insegnemento della Chiesa è immutato da secoli, riguardo alla guerra e non solo a quella.
Le macellerie umane purtroppo appartengono alla modernità (intesa in senso filosofico, non in senso di progresso tecnico) . Alle ultime due guerre mondiali non ci furono benedizioni nè vaticane nè di nessun’altra confessione. Ma solo uno scontro ferale fra ideologie , che operavano alla stregua di religioni politiche.
Non è solo per la accresciuta potenzialità tecnica che gli ultimi conflitti mondiali hanno falcidiato vittime a milioni, ma soprattutto per via dello scontro fra ideologie portate più che a sconfiggere il nemico, ad annientarlo come se fosse altro da sè. Se Dio è morto, allora tutto è concesso.
Poi la storia della beatificazione del cattolico Carlo I d’Asburgo, l’ultimo imperatore d’Austria parla da sola.
Occorre andare alla radice delle questioni, come sempre.
Perché la beatificazione del cattolico carlo d’Asburgo parla da sola?
Per rispondere faccio copia/incolla dell’omelia letta in occasione sua beatificazione voluta da Giovanni Paolo II.
Provo anche a fare una breve ricognizione storica: siamo agli inizi del ‘900. In tutti gli stati europei soffia il vento e il mito della guerra fra stati.
L’unico sovrano di tutto il XX secolo in europa, che è stato beatificato dalla Chiesa cattolica è proprio Carlo d’Asburgo che cercava di pacificare il continente mentre tutti gli altri sovrani europei erano intenti ad allargare i propri confini, in nome del mito nazionalistico. Un costruttore di pace, che aveva iniziato la carriera militare a 16 anni.
Si rivolge anche all’altro imperatore – Guglielmo suo alleato tedesco, per indurlo alla pace. Ma inorridisce alla sua proposta di favorire la rivoluzione bolscevica (il famoso treno blindato di Lenin..) con l’obiettivo di chiudere il fronte orientale, facendo così saltare lo zarismo.
Aveva ragione lui, ma preferisce l’esilio piuttosto che ricevere la corona dai massoni, alle loro condizioni. Sdegnato dirà: “Ora ogni mia cosa avrà cattiva riuscita. Tuttavia non sarà mai ch’io accetti dal diavolo ciò che mi ha dato Iddio”.
ecco l’omelia di Giovanni Paolo II.
6. Il compito decisivo del cristiano consiste nel cercare in tutto la volontà di Dio, riconoscerla e seguirla. L’uomo di Stato e cristiano Carlo d’Austria si pose quotidianamente questa sfida. Ai suoi occhi la guerra appariva come “qualcosa di orribile”. Nei tumulti della Prima Guerra Mondiale cercò di promuovere l’iniziativa di pace del mio predecessore Benedetto XV.
Fin dall’inizio, l’Imperatore Carlo concepì la sua carica come servizio santo ai suoi popoli. La sua principale preoccupazione era di seguire la vocazione del cristiano alla santità anche nella sua azione politica. Per questo, il suo pensiero andava all’assistenza sociale. Sia un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica!
E’ tempo per una nuova guerra di religione?
Ma certamente no.Gli europei devono superare ciò che è stato loro imposto e che è straniero .Gli europei non devono più inginocchiarsi e chiedere perdono per peccati definiti da ideologie dittatoriali medioorientali. A differenza delle religioni monoteiste,ossificate nei loro libri
intoccabili,il Paganesimo,come una molla ,deve trovare nuove modi e nuove espressioni.. Il Paganesimo è espressione della libertà dell’uomo europeo nel suo ambiente naturale. … da Rinascita
Concordo solo sull’interrogativo retorico. Il paganesimo fu l’anima dell’Illuminismo e questo padre legittimo dello Stato di polizia e delle dittature del secolo scorso. I confini della civiltà occidentale sfumano dove il cristianesimo e, più ancora, il cattolicesimo trascolorano e svaniscono a loro volta. Il paganesimo fu ed è tuttora la barbarie.
Certo l’articolo di Giulio Meotti deve rappresentare una bella sfida per chi ha deciso di portare la croce.
Ma sono perfettamente d’accordo con lei, Gen. Laporta. Di Crociati da tastiera pronti a condannare rumorosamente le cristianofobie e magari benedire guerre a mo’ di droni ce ne sono tanti. E magari credono che la croce, in questi casi, la si porta schiacciando un bottone.
Mi permetta di aggiugere solo una cosa: trovo poco onesta intellettualmente la lista “politica” “io amo l’italia” di M. Cristiano Allam: come si può voler credere di salvare l’Italia avendo fra i punti programmatici il disprezzo verso un testo sacro come il Corano?
Ma per rimanere all’articolo di Meotti, come fanno a credere che la violenza verso i cristiani diminuirà se si facesse come “dicono loro”? Che forse un Corano bruciato e un film di pessimo gusto non hanno già esacerbato una situazione già di per sè intollerabile per chi da cristiano vive in quei paesi difficili, versando altra benzina sul fuoco?
La violenza non esisterebbe se una parte consistente dell’umanità non ne facesse strumento consueto e soprattutto non vedesse la pace come una iattura, se non altro perché il prezzo del barile si abbassa con la pace e sale allegramente con la guerra.
Brillante, come sempre. In questo caso anche misurato e perciò più convincente. Complimenti!