QUATTI QUATTI ECCO IL IV REICH, ED È GUERRA – di L.Prando

Addosso con le sanzioni! Contro la Russia? Macché! 100 milioni tra tedeschi e fiamminghi, economie integrate e complementari, sono diventati i più ricchi del mondo: terzo Pil nel 2019 a circa 5.000 miliardi di dollari (USA 20.000, Cina 15.000), ma secondi pro-capite a 50.000 (USA 65.000) con solo 3.000 miliardi di debito pubblico, il doppio di 20 anni fa rispetto ai 30.000 americani, aumentato 6 volte nel medesimo periodo.Germania e Olanda, paesi dalle tre monete: euro, marco e fiorino tutt’ora in corso legale, anzi 4 col rublo. Questo consente l’abbandono dell’euro, in caso di fallimento della BCE.
Quatti, quatti avevano posto le basi del terzo polo economico mondiale: le economie di Russia, Germania, Olanda, più la colonia Italia arriverebbero a 10.000 miliardi di dollari di Pil con popolazione uguale agli USA, una grande potenza nucleare, la Russia, fornitrice di energia, materie prime, cibo. Una forte integrazione economica col 20% sia dell’export che dell’import russo (la Cina è rispettivamente al 13% e al 20%), uno strapotere economico su buona parte dei paesi UE.
IN-AC-CET-TA-BI-LE per gli USA, come pure per Francia, Gran Bretagna e altri stati, per i quali dipendenza energetica e rapporti commerciali russi sono insignificanti.
È un lavoro dei due ragazzi prodigio, Angela Merkel e Vladimir Putin? Lei della Stasi l’altro del Kgb, incrociatisi trentenni nella Germania Est anni ’80. Lei parla benissimo il russo, lui il tedesco.
Coincidenze successive in sequenza: Covid 19 che colpisce duro Italia, Germania e America di Donald Trump; sparizione forzata dalla scena politica della Merkel e del Presidente fuori dal coro Trump; esercito ucraino rafforzato, acquartierato nelle città ed etero diretto dagli USA; richiesta ucraina di entrare nella NATO nel 2022, portando i suoi missili a 850 kilometri da Mosca, ai confini della parte popolosa ed industriale della Russia; rinuncia definitiva all’indipendenza del Donbass perché territorio USA-NATO, trasformazione dei mari di Azov e Nero in laghi USA-NATO.
Questo ha indotto la Russia a scatenare una guerra per far fallire sia il disegno militare che politico USA-Ucraina.
Putin, rimasto solo, privato dei preziosi consigli-aiutini targati Merkel, è in una guerra di cui non sono chiari gli esiti. Un’aggressione predatoria? Sì, ma anche la continuazione della diplomazia con altri mezzi anche se esecrabili.
I missili sull’Ucraina hanno anche squarciato il bunker del IV Reich, appoggiato all’euro (sottovalutato rispetto agli originari fiorino-marco, e sopravvalutato rispetto alle altre monete europee) e all’energia e le materi prime a buon mercato russe.
I missili sull’Ucraina hanno abortito l’appena concepito terzo polo economico mondiale: tedeschi, fiamminghi, russi e servi italiani.
L’ennesima sconfitta del Reich, privato dell’apporto russo, è ineluttabile, vincitori i soliti “alleati” USA, UK e Francia: le sanzioni, più che colpire la Russia, tolgono la seconda gamba ai tedeschi che dovranno approvvigionarsi di energia e materie prime “attraverso” gli “alleati”.
La Russia è da sempre un paese autarchico, importa poco, 250 miliardi di dollari, poco più della metà dell’Italia, soprattutto merci, cibi. auto, abbigliamento, arredamenti di lusso, esporta poco, 450 miliardi come l’Italia, in merci di prima necessità e forte domanda quali petrolio, carbone, gas, minerali rari, facilmente piazzabili ovunque nel mondo.
Quindi le sanzioni colpiscono molto marginalmente gli “alleati”, quasi niente la Russia, a parte l’esclusione dal sistema internazionale swift, ma affondano il IV Reich assieme all’Italia.
Un’altra bordata alla flotta industriale tedesca arriva dalla Commissione Europea con il diktat 100% auto elettriche.
Una guerra russa contro un fedele alleato USA che riporta gli USA a diventare indispensabili all’Europa, che, alzando i prezzi dei minerali energetici, rende competitivi quelli USA, delle sanzioni contro la Russia che la favoriscono economicamente mentre mettono in crisi paesi europei come Germania, Olanda ed Italia.
Una guerra che assomiglia a una manovra bellica sperimentale con morti e distruzioni vere.
Insomma una serie di mosse dai risultati apparentemente opposti agli scopi prefissi.
Sicuramente l’affanno dell’apparato militare russo nelle sconfinate pianure ucraine ridicolizza il finto timore che i “cosacchi” possano abbeverare i loro cavalli nel Tago a Lisbona passando per Kiev, Varsavia, Berlino, Parigi, piazza San Pietro, Madrid, ridicolizza lo slogan che difendere la libertà dell’Ucraina significa difendere la libertà dell’Europa, della Civiltà Occidentale. Viene altrettanto ridicolizzato il timore che Putin possa e voglia occupare la penisola scandinava.
La Russia ha bisogno di un socio in affari, di un alleato che compensi le sue carenze: la compagna di merende Merkel gli offrì il suo IV Reich, oggi in via di demolizione con le sanzioni anti-russe, in un domani non lontano con la sparizione dell’euro.
Le vie di uscita che si prospettano sono sei: la prima, la più improbabile, il riaggancio agli stati europei, non alla sola Germania+Olanda; la seconda, la più probabile, la fusione con la Cina che ingloberebbe forzosamente anche gli stati europei, nuovo Impero Globale, dove però la Russia avrebbe un ruolo di secondo livello rispetto alla Cina, mentre il Nord America si dovrebbe accontentare di essere potenza autarchica locale; la terza, improbabile ma conveniente per i due contendenti, l’accordo appunto tra Nord America e Russia con il monopolio della superiorità militare, nelle comunicazioni, nelle materie rare, nell’energia, nella potenzialità di consumo, riducendo cinesi ed europei a lavoratori sottopagati perennemente sotto ricatto bellico, di far mancare energia, materie prime, cibo basico e della concorrenza dei migranti, una pessima soluzione per noi europei; la quarta, non improbabile, che Confindustria e Sindacati tedeschi non rinuncino al IV Reich, spaccando i legami atlantici, ricostituendo la collaborazione con la Russia, avendo il seguito forzoso del resto dell’Europa.
La quinta, una continuazione senza fine della guerra “difensiva” da parte degli ucraini, allo scopo di provocare il crollo interno della Russia.
Dietro l’angolo di queste ultime due vie di uscita ci potrebbe essere l’olocausto nucleare dell’emisfero nord della nostra Terra.

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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2 risposte a QUATTI QUATTI ECCO IL IV REICH, ED È GUERRA – di L.Prando

  1. Roberto scrive:

    Concordo sulla analisi ma mi pare che lo sguardo sia un po’ troppo rivolto ad ovest ed ai vecchi ed , ahimè, ben noti equilibri.
    Se giustamente Falcone diceva “segui i soldi”, credo che bisogna fare i conti con lo spropositato debito usa, con lo spropositato cumulo di denaro ” falso ” ( obbligazioni talmente complicate da essere indefinibili) che galleggia nel mercato finanziario mondiale e che, periodicamente, affonda tramite una qualche crisi provvidenziale che mangia i pochi soldi veri ( famiglie, imprenditori, società reale) e fa sparire sotto il tappeto i miliardi di miliardi di soldi falsi.
    Russia India Cina stanno accordandosi per una moneta comune per gli scambi commerciali basata sull’oro. I cosiddetti brics ( Brasile Russia India Cina Sudafrica)
    non saranno esperti in carte false come a wallstreet ma rappresentano il 70% della popolazione mondiale.
    Davos ha dichiarato guerra all’occidente e ne vuole sterminare la popolazione.
    Insomma inviterei il nostro generale ad ampliare il suo approfondimento.
    Ed il mio stupido patriottismo mi spinge a ricordare che l’Italia ha una delle riserve auree piu importanti del pianeta oltre alla riserva di creatività e di capacità manifatturiere che solo le nostre istituzioni hanno la capacità di mortificare a morte.
    Cordialmente

    • Piero Laporta scrive:

      Il pezzo non è mio ma di Luciano Prando e non mi pare affatto sbilanciato a ovest. Esso dà conto di un tentativo fallito, da parte di Germania e Olanda, di tenere agganciata la Russia rimanendo schierati con Biden.

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