STUPRO RISPETTOSO

stupro rispettosoStupro “rispettoso” di 144 ore in Afghanistan, somministrato alla signora Joanie de Rijke, giornalista, che apprezza e se la prende col suo governo

I talebani uccidono dei soldati francesi. La signora Joanie de Rijke, giornalista olandese, parte per l’Afghanistan. È ben noto ch’essa simpatizza per i talebani. Rassicura il suo direttore: «Farò un bel servizio sui talebani». Il servizio i talebani lo fanno a lei, stuprandola a ripetizione per sei giorni, 144 ore. E, visto che ci sono, chiedono un riscatto di due milioni di dollari per restituirla a fine festa.
In situazioni analoghe l’Italia pagò più volte. Il contribuente – soggetto infido, si sa – sospetta tuttavia che buona parte dei soldi finirono nelle tasche di chissà chi. Sorvoliamo.
Se la signora Joanie de Rijke presunse che il sistema italiano fosse gradito anche al suo governo, dovette ricredersi. Fra un rispettoso stupro e l’altro, i rispettosi talebani le comunicarono: «Il suo governo non pagherà un centesimo e noi continuiamo rispettosamente a stuprarla». La signora Joanie de Rijke ascoltò con l’attenzione che la situazione consentiva, mentre il rispettoso talebano precisava: «Il nostro testosterone è incontrollabile e dobbiamo quindi continuare». E avanti sino alla 144esima ora.
Fino agli anni ’60 uno dei cavalli di battaglia dei principi del foro (si prega il lettore di non equivocare) fu la vis grata puellae, la violenza gradita alla donna, così definita da Ovidio, poeta latino dell’amore, certificando quanto fosse necessario e persino gradito superare la resistenza della donna con una certa forza. Poi arrivò il politically correct, libertario e futurista, neanche a dirlo, fatto proprio da reggimenti di femministe. Mezzo secolo fu speso così.
Ora la signora Joanie de Rijke in televisione racconta (dal suo sdraiato punto di vista) che lo stupro non fu irrispettoso dacché i suoi rispettosi violentatori non potevano controllare il loro testosterone. Occorre che i giudici italiani prendano dunque debita nota.
D’altronde occorre indagare approfonditamente in quale modo i talebani stuprino rispettosamente, in balia, essi, dell’incontrollabile testosterone per ben sei giorni.
Dirà il tempo se siamo di fronte a una svolta epocale nei rapporti fra i sessi oppure a un altro capitolo della infinita storia dell’umana imbecillità. Certo tuttavia suona stranissimo il silenzio delle altrimenti tarantolate femministe: né dissenso e neppure, chessò, un dubbio, una perplessità; nulla se non il silenzio.
Un mio malizioso amico sospetta siano partite in massa per l’Afghanistan.

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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9 risposte a STUPRO RISPETTOSO

  1. Paola B. scrive:

    Caro Piero Laporta,
    tutte le notizie che ho letto e anche i commenti
    sono molto molto preoccupanti.
    Però DEVO ammettere che ho sorriso più di una volta……

  2. Enrico scrive:

    I talebani stuprano quando va bene e tagliano la testa quando va male. Anziche’ tentare continuamente il dialogo con chi non lo vuole, dovremmo sterminarli finche’ siamo in tempo.
    Purtroppo non siamo piu’ in grado.
    Quanto alla giornalista olandese speriamo almeno che la sua esperienza possa dissuadere altre coraggiose fautrici del dialogo.

  3. oscar scrive:

    Ooh, …senti Piero, in definitiva è un peccato sprecare tanto testosterone!
    Penso possa essere dato credito al tuo malizioso amico.
    Chiedo scusa, ma queste vicende legate all’IS ci stanno facendo assistere a cose che noi umani non avremmo mai immaginato di poter vedere.

    • Piero Laporta scrive:

      …non avremmo mai immaginato di vedere e intanto ci avviciniamo alla guerra, mentre si svolge sotto i nostri distratti occhi un’altra guerra fra la Grecia e un’entità misteriosissima che non è la UE né il FMI. Tempi moderni, suvvia.

  4. Casonato Maurizio scrive:

    Tanti anni fa mi spiegarono in un corso di psicosessuologia che talune prestatrici d’opera, come quella della signora in esame, possano essere assimilate ad ASSISTENTI SOCIALI. In tal caso dovremmo sovrapporre qualche pulsione sadomaso.

  5. Armando Stavole scrive:

    …anche in virtu’ del fatto che da questa parte va tanto di moda ed e’ in espansione l’omosessualita’ ed il matrimonio gay, quella e’ l’ultima spiaggia!

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