UCRAINA la trappola per ltalia – di L.Lago

UCRAINAUcraina – Guerra in Europa – L’Italia entra nella trappola?

Mentre in Italia l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica è tutta concentrata sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e, nel tripudio di tutti i parlamentari fra grandi applausi e ovazioni, sulla cerimonia del giuramento di questi, un ex vecchio esponente della casta politica democristiana, fermamente voluto ed imposto da Matteo Renzi (detto il “rottamatore”) al Parlamento, mediante un sistema di controllo del voto, la situazione internazionale in Europa e nel mondo sta rapidamente correndo verso un conflitto generale che diventa sempre più probabile e in cui l’Italia, grazie alla sua stretta alleanza con la NATO, sarà inevitabilmente coinvolta.
[cryout-pullquote align=”right” textalign=”left” width=”33%”]per gentile concessione di controinformazione.info[/cryout-pullquote]Gli echi della guerra che arrivano dall’Ucraina si sono fatti talmente forti che anche i nostri media, giornali e TV, che per mesi avevano taciuto occultando i bombardamenti e le stragi di civili che avvenivano sul fronte del Donbass, adesso trasmettono da alcuni giorni corrispondenze e informazioni a iosa, quasi obbedendo ad un segnale ricevuto, manipolando però le notizie e fornendo la versione atlantista della guerra. Secondo questa versione, gli aggressori sono i separatisti del Donbass, sostenuti dalla Russia, gli aggrediti sono quelli dell’Esercito di Kiev che da mesi stava conducendo l’”operazione castigo” contro le province separatiste con bombardamenti delle città del distretto di Donetsk, con già oltre 5.000 vittime, abitazioni civili e interi palazzi distrutti dalle bombe, incluso scuole ed ospedali e chiese ortodosse.
Le TV di regime sostengono che siano stati gli stessi separatisti ad aver bombardato le proprie case, le proprie scuole, gli ospedali delle loro città e persino le chiese e che per questo la NATO e gli USA vorrebbero intervenire per fermarli e per bloccare Putin che gli invia aiuti, rifornimenti e truppe fresche.
Sono gli stessi media che per mesi non avevano dato notizie neppure delle vittime civili e delle sofferenze delle popolazioni di Donetsk o di Lugansk, ove migliaia di famiglie, con bambini ed anziani, erano rimaste intrappolate senza viveri, senza elettricità e senza medicinali nelle cantine per proteggersi dai bombardamenti effettuati dall’Esercito di Kiev.
Questa dei separatisti come aggressori è la versione univocamente diffusa da tutti i media del sistema, dal Corriere della Sera, al Fatto Quotidiano, passando per La Repubblica, La Stampa, le reti RAI, la 7 e la Sky News di Murdoch. Vedi: Crisi Ucraina: la grande stampa Italiana conferma il suo ruolo di servile vassallo dell’Impero
Comunque sia i negoziati che si dovevano riallacciare a Minsk, sono falliti ancora prima di iniziare in quanto la richiesta dei separatisti, quale precondizione a negoziati, era quella di far sospendere i bombardamenti sulle città, richiesta non accettata e di conseguenza la guerra continua in forma più dura e sanguinosa con le forze separatiste prorusse che hanno preso il sopravvento ed hanno accerchiato alcuni battaglioni dell’esercito ucraino in una sacca, a Debaltsevo, da cui i reparti ucraini possono soltanto uscire con la resa o con l’annientamento. [leggi tutto]

 

Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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17 risposte a UCRAINA la trappola per ltalia – di L.Lago

  1. Elio Paoloni scrive:

    Li conosco ‘quelli che la democrazia’. Sanno benissimo che non esiste (non starò ad argomentare, basta leggere Costanzo Preve) e non spartirebbero nemmeno il tram con il presunto protagonista della democrazia, er poppolo, ma sbandierano queste fesserie per poterla esportare, mettendo a ferro e fuoco il pianeta. Sanno benissimo che la democrazia – qualora realizzata – non garantirebbe rispetto e non violenza. Sanno che se si facesse un referendum la pena di morte vincerebbe, perchè er poppolo quela vuole. E non vorrebbe vedere realizzati tutti quei bei diritti che lorsignori vanno proponendo. Non esiste forma di governo che premunisca da violenza, razzismo, pogrom, tortura, guerra. Contrapporre la democrazia occidentale, quel simulacro, a ogni altra forma di governo, fino a scatenare guerre per rovesciarlo è un giochetto ignobile.

  2. Enrico scrive:

    Ne convengo, ma non per questo loro devono venire da noi a sterminarci. Abbiamo opinioni differenti. Putin non si fa di questi problemi. Lui ha la necessità di ricostruire un impero e l’Ucraina è un pezzo fondamentale del Risiko. L’atteggiamento di Putin è il medesimo della Germania nel 1938 sulla questione dei Sudeti. Finì con l’occupazione dell’intera Cecoslovacchia. Non è giusto dire ” Che facciamo? Li uccidiamo? “, riferendosi ai Russi (che poi è un neologismo inventato dallo Zar Pietro il Grande). Sono i russi che hanno invaso l’Ucraina. Che cosa devono accettare i cittadini ucraini, farsi sterminare di nuovo? L’autodeterminazione e le scelte dell’Ucraina, a Putin non gli interessano. Nessun gruppo di separatisti al mondo potrebbe, infatti, mai essere così armato se non avesse le forniture dalla Russia anche con armi non convenzionali come le bombe a grappolo, per citare un esempio, e senza l’organizzazione di esperti militari Russi, in tattica e strategia di combattimento. Mi pare che loro ammazzano perché non sono come loro e non perché l’Ucraina impone a Putin di essere democratico. La relatività nella classe “valori” dei paesi democratici, come lei afferma, non prevede imposizioni né pecuniarie, né sanguinarie esecuzioni, o stermini di uomini e donne per motivi religiosi, sessuali, o di opinione.

    Cordialmente

    Enrico

    • Piero Laporta scrive:

      Non è solo Putin a patire carenza di scrupoli. Se osserviamo quanto è avvenuto all’inizio della vicenda ucraina

      https://pierolaporta.it/?p=6636

      dobbiamo riconoscere che non è molto differente da quanto accadde nei Balcani o a causa della cosiddetta “primavera araba”.
      Non ha tuttavia senso cercare una giustificazione morale a una contrapposizione politica belligerante, perché nessuna delle due parti ammetterà di esserne carente.
      In Ucraina una parte considerevole della popolazione chiede l’autodeterminazione per staccarsi da Kiev. Analogo diritto fu riconosciuto alla Bosnia, alla Croazia, alla Slovenia e al minuscolo Kosovo. Perché deve essere rifiutato ai separatisti del Donbass?
      In quanto alle forniture di armi ai separatisti, perché quelle al Donbass sono esecrabili mentre noi stessi ne fornivamo ai secessionisti balcanici? Chi e che cosa conferisce agli USA l’autorità per ingerirsi in Europa?

    • Sigmund scrive:

      Forse non ricordo bene, ma l’Ucraina, una volta, non era parte dell’impero sovietico? Mi sembra anche che la “rivoluzione” finanziata da Soros in Ucraina, sia iniziata durante i giochi olimpici di Sochi, quando la Russia era impegnata nel cercare di fare bella figura per lanciare una località turistica, sembrava un intento molto poco bellico. O sbaglio?
      Certo se ti buttano giù il governo “democraticamente” eletto e ti mettono un fantoccio che risponde a Washington, uno che fa di professione il politico e deve difendere gli interessi della sua parte, che dovrebbe fare, secondo lei?
      Anche Kennedy reagì quando gli misero le basi missilistiche a Cuba. Non ne vede le similitudini? Il tempo passa e le cose si ripetono quasi con noia, se non fosse per i disgraziati che non c’entrano niente e che si trovano tra due fuochi e che pagano con la loro vita e la loro sofferenza.

  3. Enrico scrive:

    Lei sta contrapponendo i valori democratici e di libertà con i valori della Russia e di altre nazioni come dice lei. Si capisce bene che a lei interessano l’imposizione e la dittatura di un mondo imploso da tempo, tra comunismo e nazismo che sono la medesima cosa. L’autodeterminazione delle nazioni, è evidente, non interessa. Il fatto oggettivo che Putin ha invaso una nazione libera per lei non ha un gran valore. Ne prendo atto, come comprendo che esitano, quanti non saprei, persone che giudicano gli eventi come li racconta lei.

    • Piero Laporta scrive:

      La ringrazio per l’attenzione ma non contrappongo nulla. Sarei tuttavia disonesto con me stesso se, descrivendo una situazione di oggettiva contrapposizione, mi limitassi a scegliere acriticamente solo un versante. Converrà che vi sono popoli per i quali la democrazia non è un valore. Che facciamo? Li uccidiamo? Mi pare che sia stato già tentato e l’esito è sotto gli occhi di tutti. D’altronde la relatività nella classe “valori” è stata introdotta proprio dai paesi sedicenti democratici. In tal modo, “democrazia” ha smesso di essere un valore assoluto. La responsabilità è dunque nostra non di quanti pensano di vivere bene senza democrazia e non intendono farsela imporre.
      Il vero problema è che stiamo scoprendo che la democrazia così vulnerata è incapace di garantire sicurezza. I mussulmani fondamentalisti esistono da almeno un millennio; perché le democrazie non solo paiono incapaci di fronteggiarli ma neppure di contenerli?

    • Piero Laporta scrive:

      Mi permetto di suggerirle questa lettura
      https://pierolaporta.it/siamo-tutti-muath-kasasbeh/
      anche per sgomberare il campo da un equivoco: osservo non parteggio 🙂

  4. Enrico scrive:

    Cari signori, vi scrive uno che da quei posti è tornato da poco. Io non ho condivido le vostre opinioni. Al cominciare dal fatto che l’Ucraina sia un regime. Ci sono dal 1991 a oggi libere elezioni che hanno eletto svariati presidenti e parlamentari alla Rada Suprema. Mi pare che in Russia ciò non avviene. Vi comanda l’ex capo del Kgb Putin. Quelle parti delle zone di Donets’k e Luhans’k in mano ai ribelli avrebbero potuto benissimo partecipare alle elezioni da poco svolte nel paese. Sono quelle, zone, dove Yanukovic era il più votato. Hanno preferito impugnare le armi, invece, ma quando mai un pugno di uomini inesperti di guerra avrebbe mai potuto resistere contro un esercito nazionale se non avessero ottenuto sostegno da Puti e dall’esercito russo? Chi ha abbattuto l’aereo civile coreano sui cieli d’Ucraina? Tutto il modo sa che il colpevole di questa invasione è responsabilità di Putin e voi volete continuare a difenderlo? Signori, ravvedetevi.

    • Piero Laporta scrive:

      Caro Signore, il ragionamento o è rigoroso oppure “non è”. Lei pone apoditticamente come valore assoluto la democrazia; vi è una considerevole porzione di umanità che le contrappone il contrario coi fatti. D’altronde una “società democratica” che pone in discussione i valori della vita, del matrimonio, della famiglia, del lavoro, della pace, della stessa esistenza dell’uomo, perché dovrebbe essere un modello vincente, da ossequiare in modo assoluto?
      La Russia ha altri valori, come del resto buona parte del mondo. Gli Stati Uniti – e sulla loro scia l’Europa – hanno perso da tempo l’autorità morale per imporre i propri. Può dispiacere, ma se hanno ucciso Kennedy per arrivare a questo risultato, mi pare che non abbiano bisogno di Putin per affondare. Si ravveda dunque lei, caro signore.

  5. Federico Dezzani. scrive:

    Bravo Lago! Ma il disegno va oltre l’Ucraina e punta al cuore della Grande Madre Russia.

  6. Jean scrive:

    Nessuna guerra per adesso, è tutto determinato, solo caos…

  7. Giovanni scrive:

    Credo che la Russia sia determinata e questo lo sa bene la perfida albione che come tale non è stupida ma intelligente e sa benissimo che molti mali nel mondo sono per causa sua. E anche la Russia lo sa benissimo e ,sotto sotto, le direbbe che la prima ad essere colpita sarebbe lei. Ricordate in Siria ? Avvertì nuora ( Inghilterra ) perchè suocera ( Usa ) e burattino ( Holland ) intendessero. Il Parlamento della nuora non autorizzò l’intervento e gli altri due si ritirarono. Si trovò un’apparente forma puerile per non uscirne con la faccia sporca.Così, molto tranquillamente, in Ucraina si farà quello che dice Putin se vogliono la pace, visto che hanno originato il disastro. La barra della politica internazionale ha cambiato rotta e dietro la Russia, ormai, ci sono grosse potenze emergenti ed i 2/3 della popolazione mondiale. Bisogna rassegnarsi ad un nuovo corso o nuovo ordine mondiale.

    • Jean scrive:

      Analisi corretta, una unica riflessione, qui al contrario della Siria, l’occidente pretenderebbe che la Russia si accolli tutti i debiti e la ricostruzione del paese, secondo me il nocciolo della questione sta in questo, Putin non può permettersi un fardello del genere, metterebbe in depressione la stessa economia Russa.

  8. Sigmund scrive:

    L’unica strada per uscire dalla crisi sembrerebbe essere la guerra, forse non è una grande novità nella storia dei popoli.
    Ci hanno provato in tutte le maniera a costringere la Russia a scatenare una guerra, senza riuscirci perché che guida il paese conosce le regole e non ci pensa nemmeno a voler essere paragonato a Hitler, anche se questo comporta la sofferenza della popolazione filo-russa dell’Ucraina, che sono le vere vittime di tutta la vicenda.
    Speriamo che Mr Putin mantenga i nervi saldi e che lo spettro di una guerra mondiale sia allontanato, con grande solidarietà per la popolazione dell’Ucraina, di entrambe le parti, usata come carne da macello per le mire politiche di chi si è messo in testa di dominare il mondo intero…. già, anche questa non sembra essere una grande novità.

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