Bergoglio Bergogna biasima chi non accoglie i clandestini. Egli potrebbe ospitarne 100mila ma…
Invita alla povertà e nasconde 154 miliardi di dollari nelle casse dello IOR. Invita ad “aprire le case” ai clandestini e si netta la coscienza dando agli accattoni 30 letti, in gran parte pagati coi soldi dello Stato italiano.
Dimentica, Bergoglio, che in Roma, fra alberghi della Santa Sede e degli ordini religiosi, nonché conventi, immobili dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) e delle varie congregazioni religiose, vi è un patrimonio sterminato di immobili. L’APSA, per dire una, ha fittato due appartamenti al comunista Fausto Bertinotti, nei pressi di piazza Risorgimento, per oltre 7mila euro, ma quanti immigrati l’APSA ospita gratuitamente? Nessuno. Curioso, si direbbe.
Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, settimane fa ha interpellato il Vaticano per l’emergenza immigrati, ad acuire la quale Bergoglio ha contribuito molto. Gabrielli ha chiesto quanti potrebbero essere ospitati nelle strutture religiose. Secondo voi, quanti posti letto sono stati messi a disposizione, oltre ai trenta del dormitorio dei barboni strombazzato mane e sera? Neppure uno.
Quante tendopoli sono state erette sui pur capienti 23 ettari dei giardini vaticani? Nessuna, però si esige che i comuni rinuncino ai campi sportivi ovvero occupino le aree ricreative per erigere tendopoli di emergenza. Questi fanno come certi monaci decameroniani che predicavano la castità e ti trombavano la moglie.
Dalla farneticante profezia “Vergogna” a oggi, con oltre 3mila affogati nel Mediterraneo, è stato un continuo scaricare l’ospitalità per i migranti sulla schiena degli italiani e dello stato italiano, pretendendo il rimborso a piè di lista per la carità pelosa della Caritas e delle cooperative – come la Cascina – che usano l’aggettivo “cattolico” come una pistola alla tempia dei contribuenti.
Una persona normalmente onesta e in buona fede che voglia ospitare i migranti e desideri la collaborazione altrui, apre la sua casa fino a stiparla di clandestini, quindi si rivolge agli amici e li esorta: «Io ho esaurito tutte le mie possibilità, mi puoi dare una mano ospitandone anche tu?»
Bergoglio e i suoi compagni fanno il contrario: continuano a vivere comodissimamente negli spopolati palazzi Vaticani e lanciano anatemi sugli italiani, spremuti all’osso anche grazie alle ruberie delle cooperative loro complici. Vergogna! Anzi, Bergogna!
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in tema di immigrazione clandestina,purtroppo le politiche di Soros e Bergoglio sono identiche. E questo dice tutto.
Purtroppo la chiesa ha un proselitismo da record, sia nelle istituzioni che contano, che negli imbecilli che credono senza spirito critico! Questo comporta le diuturne vicissitudini che si può fare e dire tutto in nome di dio!
Bisognerebbe porsi sempre un perché, e non per essere partigiano, nel senso più ampio dell’accezione, in guisa tale che ci si possa rendere conto delle malefatte anche di chi è sempre stato creduto e considerato un filantropo. Sono sempre più convinto che a svegliarsi debba essere il popolo, perché SICURAMENTE non sarà questa classe politica e dirigente ad adoperarsi per il bene collettivo
Non posso ricordartelo in questa sede. L’aforisma è assai prosaico. Ma efficace a render l’idea dall’attuale politica vaticana in merito alla questione migranti.
Ah, ho capito; dovremmo renderlo in partenopeo, ma rende bene anche così: fare il gay col sedere degli altri
Quel che e’ peggio e’ predicare bene e razzolare male. Cio’ che non faceva il “Santerello”.
Che dire? Sottoscrivo. Il Vaticano si comporta come il famoso paradosso di Ricucci. Ricordi?
No, aiutami