Buon 2016 a tutti gli amici di OltreLaNotizia. Il 2016 non dovrebbe faticare per superare il precedente. #nomattarellaintivvu
D’altronde non c’è alcun progresso almeno dal 2008. La ripresa tante volte annunciata è una… ripresa in giro.
È quindi futile ricordare che il rito di passaggio della mezzanotte verso il 2016 non pone al sicuro da nulla, tanto meno dai politici italiani, la cui inaffidabilità è oramai irreversibile.
Mentre noi ci accingeremo a festeggiare, comparirà in tivvù un signore, eletto al Quirinale da un Parlamento illegittimo. Egli stesso esecrò l’illegittimità di questo Parlamento mentr’era giudice costituzionale. Questo dovrebbe bastare per comprendere l’abiezione delle massime istituzioni della Repubblica. Quanti hanno ancora dubbi ricordino che la Consulta annovera anche Giuliano Amato.
L’incapacità di autoemendarsi dei politici italiani è un dato di fatto. Nessuno può illudersi che le elezioni possano modificare questa situazione. Tutti i partiti, tutti – nessuno escluso – rispondono a interessi esterni.
L’Italia partecipò con zelo all’abbattimento e all’uccisione del colonnello Gheddafi. L’Italia aveva sottoscritto a Bengasi il 30 agosto 2008 un “Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista”.
Mentre bombardavamo la Libia, un documento del ministero della Difesa assicurava che la Libia era nella nostra area di interesse strategico. L’Italia ha dunque bombardato i suoi interessi strategici. Per combattere il terrorismo?
Chiunque comprende che – bombardando un’area di primario interesse strategico per l’Italia – tutti i politici italiani sono caudatari prezzolati di interessi esterni all’Italia. Dal 2011 il PIL è precipitato, la disoccupazone è andata oltre il 20 per cento. Il Meridione è sprofondato.
Gli indicatori economici dei nostri alleati sono invece di segno opposto, dopo le “primavere musulmane”. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania si sono arricchite alle nostre spalle grazie ai nostri politici, tutti, nessuno escluso.
Nonostante tutto stasera potrebbero blaterare di necessità di rispettare le alleanze e di fare fronte comune contro il terrorismo. Non vi diranno tuttavia che il terrorismo è il totem agitato per portare il mondo verso la guerra mondiale. Il dollaro non dura senza una guerra; il dollaro non dura a lungo senza una guerra su vasta scala. Questa catastrofe l’aveva intravista Dwight Eisenhower, sessantatre anni fa, da presidente degli Stati Uniti d’Amedica. Eisenhower non era un comunista né un corrotto. Eisenhower non era neppure uno sprovveduto, né un mendace.
Per non mancare di rispetto alla massima istituzione della mia Repubblica, stasera la mia tivvù sarà spenta.
Mentre il paese sprofonda nel ridicolo, prima che nella catastrofe economica, ci dicono che le nostre priorità sono il terrorismo e le unioni omosessuali.
Qualunque cosa propongano questi politici danneggia l’interesse di quanti al mattino si alzano per andare a lavorare o per andare a cercare un lavoro che non c’è.
In passato c’era un motivo di speranza appoggiandosi all’insegnamento morale della Chiesa. Questa luce oggi è stata spenta da Bergoglio. Stasera Bergoglio sarà elogiato e indicato come punto di riferimento.
Noi non dobbiamo meravigliarci. Lo svuotamento delle casse di una grande banca (Chi ricorda il Monte dei Paschi di Siena?) o di una quantità adeguata di piccole banche, sono dati di fatto costanti.
Bergoglio, esito di un complotto contro il suo predecessore, verrà presentato come un campione dei poveri mentre compartecipa al nuovo paradiso fiscale di Cuba.
Questa è l’Italia che si fa gli auguri per un buon 2016.
Il vostro servitore, nonostante tutto, questi auguri ve li porge di cuore, a voi e a tutti i vostri cari, sicuramente più sinceri di quelli dei politici.
Il mio regalo per il 2016 è questo delizioso trio di organetti abruzzesi, di alcuni miei amici, onesti e semplici, puliti. Altri video li trovate qui. Un po’ di aria pulita ci vuole, di quella vera, non quella gabellata con le commedie grottesche dei blocchi del traffico e il blabla di un teoecologo: schiamazzi intorno all’agonia della democrazia. Tutte ragioni in più per scambiarci auguri di cuore.
Parafrasando Flaiano: “coraggio, il peggio deve ancora arrivare”.
Il potere, con i suoi privilegiati sodali, non si elide. Si stratifica e – quindi – si allarga a macchia d’olio, sottraendo spazio (e reddito) al lavoro onesto. La classe dei saprofiti non estromette nessuno. Più semplicemente si accresce. Fa spazio ai nuovi ingressi. Si stratifica, appunto!
Buon anno di cuore Piero, pur in un Paese così ridotto.
Finché non esploderà la violenza, incontenibile.
Immenso Piero 🙂
Grazie, caro Piero, per queste considerazioni amare ma vere. Nonostante tutto, dobbiamo continuare a sperare, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per noi. Ma, oltre a sperare, penso si debba FARE. Cosa? Come? Perché non ne parliamo? Un abbraccio memore ed affettuoso.
Non credo che si possa fare nulla oltre che attendere il punto di caduta di questa parabola oramai discendente. Chi può, metta al servizio degli altri, fin quando sarà possibile, le proprie esperienze, tenendo tuttavia conto che la classe media italiana non ha più valori condivisi e va in ordine sparso verso il nulla. Lo so non è un bell’augurare, questo, a inizio d’anno, ma vorrei che qualcuno mi potesse smentire. Detto ciò, i miei auguri sono centuplicati e di tutto cuore.
Buon fine e buon principio. Con la speranza che Dio sia sempre accanto a noi e al nostro lavoro con onestà. Marinella