Mi rivolgo alla falange di fieri astensionisti, alla quale mi onoravo di appartenere fino a un paio di settimane fa, prima di fare un giro in provincia a guardare in faccia i candidati grillini e soprattutto gli attivisti che li hanno selezionati. Le facce mi sono piaciute e ho pure scoperto un insospettato spessore. E’ gente che si sa muovere, comitati locali e partecipazioni, gente semplice ma anche dinamica, moderna. Trovo che siano davvero svincolati da logiche, ricatti e connivenze con la Casta. Li voterò.
Conosco le obiezioni:
1)Non c’è un programma e se c’è è ridicolo. Il programma io l’ho letto: ci sono punti risibili, ininfluenti per le grandi questioni, ma ci sono anche proposte interessanti. E Bersani, che vincerebbe in caso di astensionismo massiccio? Non ha un programma, ha un agenda: quella Monti (leggi Merkel). Grillo proclama a ogni comizio che le Basi Americane devono sparire. Non mi illudo che ce la faccia (farebbero scomparire prima lui) ma almeno lo grida, mentre i Grandi Giornalisti disquisiscono sugli ettari interessati.
2)Dietro c’è Casaleggio e dietro Casaleggio ci sono gli Associati e dopo gli Associati c’è Tizio e poi forse gli Amerikani. Forse. E allora? Grillo non è neppure candidato. Se si discosta troppo dal programma non lo seguiranno in molti.
3)Ha elettori di destra, no di sinistra, no qualunquisti. Chissenefrega?
4)E’ un calderone con tante anime, tante istanze, non si riuscirà a tenerle insieme. Sai che novità.
5)Saranno fagocitati, ci sarà lo scouting selvaggio. Embè? Se ne perderanno il sessanta, settanta, novanta per cento? E allora? I cooptati saranno pur sempre più indipendenti di quelli che subentrerebbero, se non votassimo, perché inseriti in lista dai vertici romani.
6)Faranno come tutti gli altri. Se sgarrano, gli attivisti che li hanno proposti li aspetteranno sotto casa. Garantito: sono informati, collegati in rete, agguerriti, e soprattutto incazzati.
Conclusione: abbiamo gli stessi scopi. Chi non vota si augura una situazione di stallo a cui possa seguire una palingenesi. Ci sarà anche votando Grillo, con la differenza che una consistente pattuglia cinque stelle può costituire il nucleo di una nuova classe politica che la indirizzi questa benedetta palingenesi. Ricordate che in Italia le palingenesi sono state sempre indirizzate dai graziosi vicini. E negli ultimi cento anni anche da lontani gentiluomini. Temo che non votando i burattini finiremo per invitare in casa direttamente i burattinai. Riflettete bene: se Grillo non raccoglie sufficienti parlamentari Bersani potrebbe riuscire a costituire un governo con Monti. Qualcuno se lo augura, lo so: gli immediati salassi che prescriverebbero scatenerebbero la rivolta, sostengono. Rivolta cavalcata da chi? Arruffapopolo per arruffapopolo, Grillo almeno mi fa ridere.
Bonus: troppi scheletri quest’uomo non deve nasconderne, se no li avrebbero già scovati. Li tengono in frigo per prenderlo per le palle in seguito, mi direte. Mah, la valanga è così travolgente che li avrebbero tirati già fuori, per salvaguardare almeno qualche importante poltrona.
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Chi sarà causa del suo mal piangerà se stesso!
?
ho qualche riserva sulle conclusioni, ma l’articolo a me é piaciuto davvero.
Grazie. Colgo l’occasione per aggiungere un motivo in più: un gruppo consistente di 5S potrebbe influire pesantemente sull’elezione del PresRep. Mica poco.