Pro Family in piazza San Giovanni? Sarebbe stato meglio in San Pietro, dov’è il Nemico.
Occorre manifestare contro i veri nemici della Chiesa ed è un grossolano errore confondere col nemico una pattuglia, sia pure nutrita, di parlamentari bizzarri piuttosto che gli eretici all’interno della Chiesa. Non ho scritto del mio dissenso perché ammiro gli organizzatori e non volevo ostacolarne il generoso impegno col quale hanno adunato una folla di mezzo milione di manifestanti, partendo da zero solo tre settimane prima. Sono dunque lieto che il loro sforzo abbia avuto successo. Non di meno devo additare due fatti.
Il primo è evidente: il Nemico è nella Chiesa, ben più e ben prima che altrove.
A ben osservare è molto più onesto, nella sua insultante falsità, il titolo di oggi a tutta pagina del Fatto Quotidiano: ”Risorge la destra bigotta”, piuttosto che il gesuitico espediente del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana di relegare la notizia in un piccolo box a margine.
Il segretario della Cei, Nunzio Galantino, insediato da Bergoglio e suo amico personale, ha fatto di tutto affinché il “Family Day” non si realizzasse prima e non avesse successo poi. Il “Forum delle Associazioni Familiari” non ha aderito per mano di Galantino.
In questo quadro, ha un significato che Bergoglio e Federico Lombardi abbiano presentato la “summa ecologica” a due giorni dalla manifestazione di piazza San Giovanni. Questo ha comportato – insieme alla defenestrazione di Sandro Magister – una occupazione totale e preordinata dello spazio mediatico, l’oscuramento di ogni altra notizia dal mondo cattolico. Bergoglio e Lombardi con luciferina tattica di comunicazione hanno in tal modo lanciato un messaggio inequivocabile: «Del “Family Day” non ce ne frega nulla.» Il messaggio è stato apprezzato dalle fila avverse che hanno raddoppiato gli elogi a Bergoglio per la summa ecologica e gli insulti ai difensori dei bambini, com’è accaduto sul Fatto Quotidiano. Chi ne dubiti provi a domandarsi quante sillabe ha speso Bergoglio per incoraggiare la manifestazione romana? Neppure una. Né può considerarsi una coincidenza che a due giorni dal “Family Day” la Santa Sede abbia ratificato la nomina di Johan Bonny, arcivescovo di Anversa, unico padre sinodale nominato per la chiesa del Belgio. Bonny è un eretico se possibile peggiore del cardinale Walter Kasper, col quale ha collaborato nel Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Bonny pretende che la Chiesa riconosca le unioni gay e manipoli la dottrina sul matrimonio.
Il secondo fatto forse è meno evidente del primo, ma altrettanto importante.
Non si può continuare a fingere che una manifestazione di piazza, sia pure ben riuscita, possa annullare la satanica congiura che porta la Chiesa allo scisma. Per un cattolico sono importanti le leggi, ma ancora più lo è la rotta del magistero petrino.
Certo, è importante che il parlamento sappia quanti siano i cittadini che non vogliono una dittatura omosessuale sulla famiglia. Certo, è importante che il parlamento sappia quanto sia vasto il dissento verso la compra vendita di bambini per dotarne quanti sono privi di alcun diritto naturale.
Certo, è importante ribadire che nessuno vuole vietare agli omosessuali di praticare le loro sodomie. E’ tuttavia altrettanto importante affermare che tali pratiche non diano diritto a essere genitori se, com’è ben noto, da milioni di anni lo si diventa in tutt’altro modo.
E’ importante riaffermare che quella del gender non è una teoria vuota, bensì una grottesca follia: ogni bambino e ogni bambina, ben prima della nascita, hanno un pene e una vagina, con ghiandole e organi connessi, che li qualificano come maschio e femmina.
Sono pratiche naziste quelle imposte alle famiglie nelle scuole pubbliche, intese a stravolgere la personalità dei bambini, a violentarli nella coscienza a premessa delle violenze corporali. Sono pratiche naziste per le quali Bergoglio non ha speso che caute parole di circostanza, di certo nessuna condanna diretta, neppure un anatema, dei tanti elargiti con ricercato clamore contro la mafia e la corruzione. Chi è costui per giudicare, dopo tutto? Anzi, Bergoglio pone in cima alla sua agenda una “summa ecologica” – scritta a quattro mani, pensate un po’, con Carlo Petrini, boss di Slow Food – nella quale menziona “famiglia” per diciotto volte, senza mai neppure accennare alla violenza cui sono sottoposti i bambini nelle scuole, con la stessa brutale arroganza che usavano nei campi di sterminio. Non stupisce che alla manifestazione di piazza san Giovanni sia arrivato il sostegno del rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, mentre il vescovo di Roma, come vuole dirsi Bergoglio, tace. Egli sa bene quanto ha promesso Cristo: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» I complici dei malvagi non sono meno colpevoli, tanto più se sono autorevoli.
Allora, Bergoglio, rispondi: dove vai? Chi sei? Che cosa vuoi fare della Chiesa che non è tua?
Nell’articolo uscito negli USA, “Bergoglio causerà uno scisma nella Chiesa”, l’autore osserva: «… i cattolici conservatori sono così subordinati all’autorità papale, una rivoluzione dall’alto può trascinarli tutti in avanti: la teologia dei conservatori rende impossibile per loro resistere efficacemente a un papa liberalizzatore, in ogni caso non hanno altro posto dove andare.»
C’è un piccolo dettaglio: chi manipola la dottrina della Chiesa – e la dottrina della famiglia ne è parte integrante – è fuori dalla Chiesa, quale che sia la sua funzione, ammesso pure che l’abbia conseguita legittimamente.
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Caro Piero Laporta, il suo articolo è traboccante VERITA’.
Spero e prego per lo scisma in attesa del Suo
ritorno.
Grazie. Ma lasciamo fare a Lui sul punto.
Tu sai che sono cattolico e cerco di testimoniarlo nonostante tutte le lacune che l’umanità contiene, ma ogni nostra azione e/o riflessione resta priva di forza se non è accompagnata dalla FORZA DELLO SPIRITO. Ormai è quasi un anno che io, la mia famiglia, i miei amici, recitiamo ogni giorno questa preghiera affinché i padri sinodali siano illuminati da Lui .
.( sembra che l’abbia scritta proprio Papa Francesco).
Affidiamoci allo Spirito Santo , e se poi avverrà l’irreparabile che ci dia il Dono della Sapienza onde poter affrontare qualsiasi tempesta, perché Lui non dorme ma veglia su di noi.
Noi ci sforziamo tutti di essere cattolici e sappiamo che Dio è Verità.
“Sia il vostro parlare” fu scritto “Sì, sì…no, no; il resto è del diavolo”. Da troppo tempo ormai la parola della Chiesa esige un’ermeneutica a più voci che ci deve allarmare. Ma tu hai, caro Matteo, profondamente ragione; dopo tutto: Non Praevalebunt.
Ecco basta la foto dei pazzi che sfilano nudi.
E poi la didascalia: Idonei ad adottare secondo il ddl…
E’ un dono dello Spirito, quello di sapere in due parole spiegare tutto.