Sono due i vantaggi che giustificano la rapida adozione dell’illuminazione a LED negli alberghi: l’abbattimento dei costi di esercizio e la qualificazione dell’offerta alla clientela. La radicale riduzione del costo della bolletta elettrica è fra il 50 e l’80%, (a seconda se basato su lampade a fluorescenza o a neon, alogene o a incandescenza). Eliminando anche le manutenzioni dei corpi luminosi, con le attività di sostituzione delle lampade continuamente fuori uso il magazzino lampade di scorta costoso e spesso sguarnito.
Inoltre l’hotel ridurrà almeno del 10% il costo della bolletta elettrica per il condizionamento estivo, visto che i LED a differenza delle luci tradizionali non emettono pressoché calore, dunque non contribuiscono al carico termico degli ambienti che devono essere refrigerati.
Il miglioramento, altrettanto radicale, dell’offerta alla clientela deriva dalla superiore qualità dell’illuminazione LED rispetto alle fonti luminose tradizionali. Le luci LED, infatti, offrono una luce bianca dallo spettro simile a quella naturale; non emettono radiazioni UV o infrarosse; e non producono inquinamento luminoso.
Inoltre, le luci LED colorate possono essere integrate nel contesto architettonico offrendo una molteplicità di scelte ai progettisti – veri e propri lighting designer – che così possono esaltare le forme degli spazi esterni e interni della struttura alberghiera con gli effetti cromatici ritenuti migliori.
“Mi piace la luce. Non mi piace tutto ciò che non è luce.” Così Giorgio Armani a Elettra Bordonaro, lighting designer siciliana che ha curato le luci del nuovo negozio di Tokyo dello stilista piacentino.
Le luci LED, con la loro dimensione ridotta e la bassissima emissione di calore, servono esattamente a una perfetta mimetizzazione delle sorgenti luminose nella struttura che, in questo modo, appare illuminata in modo naturale, fasci di luce provenienti quasi dall’esterno. Inutile sottolineare l’importanza di simili caratteristiche per gli edifici alberghieri. Decine di hotel italiani hanno riconvertito a LED il loro parco luminoso.
Il problema che ancora oggi in Italia ne ritarda la diffusione è analogo a quello del fotovoltaico prima del boom iniziato nel 2007: la carenza di fornitori e quella di conoscenze aggiornate (e di competenze) fra tecnici ed agenti commerciali.
Ad esempio, le lampade LED possono sostituire direttamente quelle a incandescenza, o hanno bisogno di nuovi supporti? E quelle alogene? Oppure, ancora, dovremo installare un trasformatore per ogni lampada LED oppure non c’è bisogno di alcun trasformatore? Infine, dove posso acquistare lampade LED affidabili a un costo ragionevole?
È sufficiente entrare in un qualsiasi negozio di luci per case e uffici per constatare che i prezzi delle lampade LED continuino ad essere lontani dalle disponibilità delle famiglie e poco giustificabili per le piccole imprese. La stampa economica inoltre contribuisce a diffondere informazioni su prezzi, affidabilità e caratteristiche tecniche spesso scorrette o incomplete, mentre esistono anche in Italia – e in particolare nel Meridione – fornitori competitivi e aggiornati sugli ultimi sviluppi della tecnologia, capaci di sostituire l’intero parco luminosi di alberghi ed aziende con tempi di ritorno dell’investimento inferiori ai 4 anni e tassi di ritorno dell’investimento superiori al 20%.
Come sempre, ciò che occorre è un’informazione ampia, verificata e diffusa che raggiunga innanzitutto i clienti e gli utilizzatori, e non solo gli addetti ai lavori.
i vantaggi derivanti dall’utilizzo di tecnologie led sono palesi e queste non tarderanno a diffondersi sempre più
A Vancouver, dove Mario pagliaro è di casa, le strade sono illuminate e decorate coi LED cliccare per credere