Vietato scrivere su Israele senza criminalizzarla. In Italia è pure vietato scrivere dei palestinesi criticandoli, anche quando commettono crimini efferati come uccidere vecchi e bambini a colpi d’ascia e di coltello. Oppure quando si dimostrano stupidi e asserviti a interessi allogeni.
Nel precedente articolo ho esposto un’analisi che riassumo.
1. Attentato alla sinagoga nel sobborgo di Har Nof: manifestatosi mentre il barile di greggio va sotto gli 80 USD.
2. Israele, tenutosi distante dalle primavere mussulmane, è fuori dalle manovre per propiziare il rialzo il greggio.
3. Netanyahu s’è avvicinato a Vladimir Putin.
4. Il tentativo di pompare il prezzo del greggio a partire dal 2011 (primavere mussulmane) è fallito.
5. La destabilizzazione, da Gibilterra al Golfo Persico, non ha nulla a che vedere con Israele, ma è responsabilità di USA, Gran Bretagna e Francia, che tuttavia ne hanno perso in gran parte il controllo.
6. Le case regnanti, i presidenti, i dittatorucoli vecchi e nuovi dell’Islam sono succubi di Londra, Washington e Parigi.
7. L’Islam, proprio come accadrebbe a una colonia, assume una fisionomia autonoma solo attraverso l’estremismo, lo stragismo, il ribellismo.
8. Israele a partire dal 2000 – quando il processo di pace ebbe le maggiori possibilità – comprese che doveva prendere le distanze dal sistema finanziario petrolifero delle cerchie ebraiche statunitensi, che poi l’avrebbero tradita, favorendo l’ascesa di Hussein Barak Obama, nemico di Gerusalemme e di Roma.
9. I palestinesi di Gaza ad agosto del 2005, quando furono sgomberati i coloni israeliani, ebbero da Israele quanto nessun dominio precedente – né egiziano, né inglese, né turco – dette mai loro: un territorio indipendente.
I palestinesi di Gaza consegnarono se stessi e il loro territorio ad Hamas.
10. Non di meno l’immagine di “Israele-Davide” è rimossa nell’immaginario collettivo a favore di un “Israele-Golia” anche grazie a giornalisti ebrei delle stesse cerchie di cui al precedente punto 8.
11. Per quanto precede, il processo di pace fra Israele e la Palestina è fallito. Non si può trattare con chi da sessanta anni rifiuta di riconoscere lo Stato di Israele e anzi ne teorizza la distruzione.
12. È nella forza dei fatti per Israele distaccarsi dagli Usa e avvicinarsi a Putin, da qui cercare nuove e fino a ieri improbabili amicizie, come la Siria, a sua volta martirizzata dagli Usa.
13. Bergoglio è inadeguato a fronteggiare questa temperie e non è in grado di mediare un nuovo equilibrio fra i tre gruppi monoteisti mediterranei.
14. Bergoglio tradisce una contiguità con Obama, tra l’altro fuori tempo, inutile se non dannosa per la ricerca della pace e poggiata su inaccettabili cedimenti dottrinali.
Non cito la quantità di insulti ricevuti, che non meritano alcuna attenzione.
Mi limito a ricapitolare le obiezioni (in rosso) più o meno argomentate.
Palestinesi e Israeliani devono vedersela da soli. Gli attori esterni non c’entrano. Risposta. Il territorio di Israele + Cisgiordania + Gaza equivale a quello delle Puglie più metà del Molise, dove vivono 3milioni di persone, mentre in Israele ben presto saranno oltre otto. È necessario quindi ridisegnare i confini, non solo quelli israeliani, ma anche quelli turchi, iraqeni, siriani, egiziani, libici ecc. dando una patria a tutte quelle etnie e nazioni che furono travoltre dall 2^ GM e messe da parte dagli inglesi (avevano la delega dagli Usa), i quali tracciarono i confini con squadra e compasso tenendo da conto solo il controllo del petrolio.
Israele non è uno stato legittimo perché è confessionale e discrimina i non ebrei.
Risposta. Affermazione errata nel merito perché la basic law non fa questioni confessionali, anzi, Israele è uno Stato molto più laico per esempio della Germania che paga profumatamente i suoi sacerdoti. È errata pure nel metodo, sollevando una questione di legittimità che sarebbe più attagliata per esempio all’Arabia S.
Il terrorismo si giustifica perché Israele discrimina
Risposta. Vedi punto precedente. In realtà questa giustificazione nasconde un orrore senza pari, che credevamo sepolto con le dittature del novecento.
La sovranità su Gerusalemme è dei mussulmani che vi erano prima di Israele, che comunque l’ha conquistata con le armi e dunque l’Onu deve fargliela restituire
Risposta. Se il criterio è “chi c’era prima” è impossibile dare una primazia all’Islam.
Se il criterio non è quello delle armi è ancora più difficile dare legittimità all’Islam che entrò con le armi a Gerusalemme. Israele è lì manu militari, com’è in tante altre realtà, come l’Istria, a noi ben nota. Si vuole davvero un compromesso? Allora si riconosca lo Stato di Israele e ci si sieda al tavolo con la buona fede, scrollandosi di dosso – analogamente a quanto fa da tempo il governo di Gerusalemme – i falsi amici politici e terroristi, quando non petroliferi e finanziari, taluni dei quali anche ebrei; tanto per ricordarci che il male e il bene non sempre sono separabili con un coltello.
Conclusioni.
Come si può vedere non una di tali obiezioni (e risparmio altre del tutto inconsistenti per non dire di quelle insultanti) hanno nulla a che vedere con le tesi che avevo argomentato.
Mi domando fino a che punto, come e perché abbiamo perduto la capacità di ragionare con realismo e distacco, senza farci prendere quanto meno dal demone del settarismo, fratello minore del razzismo.
Mi chiedo se il razzismo sempre sospettabile dietro questi sviamenti non debba far riflettere tutti noi.
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giusto un altro errore astronomico , — secondo voi uno stato in quanto laico , diventa automaticamente anche legittimo? ma dove avete studiato diritto internazionale?
delle centinaia d errori sia storici che empirici in genere contenuti nell articolo, cito i primi che mi vengono in mente – a parte che il rapporto d morti civili tra palestinesi e israeliani e’ d circa 1000 a 1 ,, c sta il punto 2 che praticamente e’ fuori da questo pianeta , dice —-Israele, tenutosi distante dalle primavere mussulmane—- poi sul fatto che nn tutti i crimini in mediriente siano commessi da israele ma spesso c sia uk o francia o usa dietro ,e’ vero,,ma se la si mette tra palestina e israele , e’ fuori d ogni dubbio chi siano gli aggressori e chi le vittime ; e riguardo il territorio , che gli siraeliani siano 6 o 8milioni centra ben poco perche legalmente parlando gli inglesi nel 1919 cosi come il bretton-wood nel 44 non avevano assolutamente nessuna base legale per togliere la palestina-canaan agli arabi-cananei locali e consegnarla agli ‘ebrei” , visto che i palestinesi con cio che sofrirono gli ebrei nn centravano assolutamente nulla
è la guerra, bellezza!…l’impero Ottomano s’era schierato coi tedeschi e ha perso. D’altronde negli ultimi giorni Abu Mazen ha ammesso che se invece di muovere guerra avessero accettato la spartizione avrebbero fatto un affare. Mal consigliati? Peggio per loro. Le armi fanno il diritto, eccome.
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Ringrazio Dezzani per l’articolo consigliato. Mi era sfuggito.
Mi permetto anch’io di consigliare la lettura di un articolo di Barnard
http://paolobarnard.info/palestina.php
Appare molto ben documentato. Sicuramente potrà essere confutato da chi ha volontà e tempo per “smontarlo”.
Io ci ho provato, …con scarsissimi risultati.
Non c’è che dire: suggestivo. Se non in toto, almeno in parte!
Ribadisco, in maniera meno romanzata, quanto scritto in un mio precedente intervento (non capendo nemmeno quali fatti avrei travisato): dissento fortemente dalla sua affermazione da lei marcata in grassetto: “I palestinesi di Gaza ad agosto del 2005, quando furono sgomberati i coloni israeliani, ebbero da Israele quanto nessun dominio precedente – né egiziano, né inglese, né turco – dette mai loro: un territorio indipendente”. Se sostituisse “territorio indipendente” con “Bantustan” sarei invece d’accordo. Faccio anche fatica a capire come possa sostenere la sua tesi in base alla premessa “palestinesi di Gaza” (sarebbe meglio dire “palestinesi della _striscia_ di Gaza”).
e io ribadisco tal quale quanto le scrissi, senza romanzare affatto 🙂
Consiglio la lettura di quest’articolo per capire cosa vuole e dove sta andando Israele. L’autore è un giornalista israeliano, non tacciabile quindi (almeno lui!) di nazismo/fascismo/razzismo/antisemitismo/lefebvrismo/etc.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/18/israele-levy-non-terza-intifada-questione/1207954/
Che Israele stia annaspando è sotto gli occhi di tutti: i raid d quest’estate (costati la vita di 2000 palestinesi a fronte di 70 israeliani) non hanno alleviato minimanente la criticità in cui versa Tel Aviv, tanto che le tensioni si stanno diffondendo a macchia d’olio anche in Cisgiordania.
Se qualcuno pensa di coinvolgere l’Italia (diciamo meglio: le sue basi) in folli operazioni in quell’area, SI SBAGLIA DI GROSSO!!!!!!!!!!!
ABBIAMO GIA’ PAGATO A SUFFICIENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Temo che il disegno per coinvolgerci sia già avanti, come la Mogherini potrebbe spiegarci.
La Mogherini pensi alla sua di testa, perchè l’ancien regime scricchiola.