Questo articolo ebbe una prima versione il 28 maggio 2015. Occorre riscoprirlo. Mentre il mondo è in affanno, l’incapacità politica di Bergoglio, la sua ipocrisia sono inaccettabili. Costui, lo sentirete, parlava nel 2015, mentre il suo aereo sorvolava la piana di Ninive, proprio quando i suoi compari mussulmani massacravano a migliaia i cristiani. Ha fatto passare sei anni prima di andare in Iraq, paese martire per il quale non ha mosso un dito. Ha ostentato ipocrita e tardivo rammarico davanti alle tivvù, come dimenticando di andare tuttora a braccetto con le cerchie guerrafondaie dei Bush-Clinton-Obama-Biden. Ascoltate questo video del 2015, per comprendere che sorta di imbecille Nostro Signore ci ha inflitto in Vaticano.
Lo giudicherò la Storia o più probabilmente lo dimenticherà, come accade alle nullità, a meno che i disastri da lui propiziati non si moltiplichino incontrollabili, com’è possibile e com’egli sembra incapace di comprendere. Ma sì, dopo tutto lo ricorderà Eugenio Scalfari nelle sue memorie e se le rileggeranno insieme nel girone dei narcisi. Prima costui va via, in qualunque modo, meglio è.
Il sì dell’Irlanda alle coppie omo “una sconfitta per l’umanità”, secondo il cardinale Parolin. Non esageriamo, è solo l’ennesima sconfitta di Bergoglio. L’umanità non si fermerà a causa di questo capo di stato – uno stato minuscolo ma dall’enorme prestigio dissipato – impegnato a disperdere la residua credibilità, accumulatasi nel corso dei due millenni precedenti e oggi buttata via da questo incapace. Non disperiamo tuttavia. La Chiesa è sempre sopravvissuta anche ai peggiori pontefici. Costui non è ancora in cima alla lista dei nefasti, sebbene lavori alacremente per raggiungerla.
Basti udirlo, quando disse: “Fermarli non bombardare”, per comprenderne i limiti mentre ISIS nel frattempo ne ha scannati a migliaia. Ha propiziato le stragi nel Mediterraneo con l’irresponsabile omelia da Pantelleria, urlando “Vergogna!” a non si sa chi, dando a intendere come possibile e doverosa un’accoglienza indiscriminata, senza limiti e senza regole. Un pifferaio incurante che fossero non topi ma uomini, donne e bambini in carne e ossa, da non porre nelle mani dei trafficanti di carne. Un pifferaio incurante delle difficoltà obiettive e delle speculazioni a tergo dell’immigrazione di massa. Speculazioni che coinvolgono la Caritas, le cooperative bianche e rosse e le onlus d’ogni colore.
Ostenta per i poveri un insignificante servizio di barbiere sotto il colonnato di san Pietro e non ha aperto né un convento né un palazzo romano per costoro. Bergoglio esorta gli altri ad accogliere i poveri ed egli si limita a sbarbarli.
Predica la povertà a chiacchiere e con immagini ad effetto, poi occulta 154miliardi di dollari che dallo Ior andranno verso il nuovo paradiso fiscale di Cuba che egli caldeggia.
Predica il misericordismo in nome di Gesù Cristo e del Suo insegnamento di “porgere l’altra guancia”, poi perseguita chi lo contrasta e svia lo stesso insegnamento evangelico che non nega né la giustizia né la guerra. Se ammazzano un bambino accanto a te, che fai? Porgi un altro bambino o ti precipiti a difendere con le armi i rimanenti?
Non c’è bisogno di scomodare Sant’Agostino e San Tommaso per comprendere che siamo di fronte a un bislacco che non porge l’altra guancia a chi lo attacca, non di meno sermoneggia lamentosamente di pace invece d’affrontare i contrasti d’un conflitto.
Presume, costui, di mettersi al sicuro col riconoscimento dei palestinesi o con l’acquiescenza verso i poteri storti. Lo applaudono e costui pare convinto di dover vivere sempre nella Domenica delle Palme. Il volto di Cristo si vede tuttavia il Venerdì Santo, che è già arrivato, nella piana di Ninive e ad Aleppo, per i poveri naufraghi e per i cristiani d’ogni dove, anche per quelli irlandesi, per i pochi rimasti a difendere la Fede. E saranno sempre meno, se costui, pur d’accattivarsi il consenso si dichiara nell’impossibilità di giudicare, così legando in terra l’opposto di ciò che si vuole in Cielo. Lo giudicherò la Storia o più probabilmente lo dimenticherà, come accade alle nullità, a meno che i disastri da lui propiziati non si moltiplichino incontrollabili, com’è possibile e com’egli sembra incapace di comprendere. Ma sì, dopo tutto lo ricorderà Eugenio Scalfari nelle sue memorie e se le rileggeranno insieme nel girone dei narcisi.
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Gesù’ Cristo li chiamava farisei:mettono i pesi che loro non porteranno sulle spalle degli altri; altro caso:”mi sono battuto per questo”:per i diritti dei due gay messicani a mandare all’oratorio i loro “figli”:e facendo cosi’ disobbedi’ alla Chiesa ,se lo disse da arcivescovo(non so quando lo fece),che imponeva di non occuparsi mai di queste cose e metteva il peso della sua “bontà’ “sulle spalle dei bambini che grazie a chi si batte per i “diritti” dei gay a sposarsi poi causano le adozioni e sulle spalle dei genitori degli altri bambini che allora alla domanda :”ma papa’ perche’ tu sei sposato con la mamma mentre quei due miei amici come genitori hanno due papa'”? E quel papa’ dovrebbe mentire tradendo suo figlio e dire che “e’ lo stess0″,lui e la mamma oppure genitore 1 e 2 uomo- uomo o donna-donna”!Continuate ora voi il triste “gioco”di immaginare queste “catene di pesi farisaiche”,tipo l’immigrazione che causa delinquenza grazie al buonismo e quindi per concludere voglio dire una cosa “cattivista”:a me non fanno pena, salvo siano davvero profughi, quelli che migrano per cercare una presunta vita migliore, pur sapendo che magari andranno a spacciare la droga:sono delinquenti prima di partire!
Parole sante. Difendere l’innocente – anche con l’uso etico della forza – è un dovere imprescindibile. Oggi, nelle guerre asimmetriche, ti puoi trovare davanti a soldataglia irregolare drogata, fanatica e prova di qualsiasi scrupolo morale o sentimento umano, come li fermi? Con le chiacchiere di Bergoglio? No, l’unica cosa che funziona è – come minimo – una Parabellum calibro 9!