Omaggio Alle Donne e Alla Follia Allegra

20081217-3d6 germanorLe piramidi umane a Barcellona, alte davvero: culminano con triadi di donne sulle quali svetta una bambina. Un primato inspiegabile coi pesi corporei – se vi sono bambini leggeri come le coetanee – determinandosi piuttosto da un Dna cerebrale prima che fisico: cliccate sulla foto qui accanto e osservate la strordinaria determinazione sui visini angelici. 

Le bambine dominano  come Modonnine in cima alle colonne e alle cattedrali, pronte a schiacciare i rettili, questi proprio infastiditi dalla gerachia uomo-donna vigente sin dal big-bang. Da allora i serpenti s’accaniscono seminando dissidio fra maschio e femmina, col gender, il femminicidio, le caricature esistenziali e quelle ancor più sfilacciate del matrimonio senza mater.

I rettili si chetino un istante, arretrino le lingue biforcute, osservino quanto già conoscono tormentosamente bene: la donna va più in alto, la bambina più in alto della donna, ma senza l’armoniosa e collaborativa sottomissione dell’uomo non vi sarebbero né torri umane, né spettacolo, tanto meno divertimento; insomma, un mondo triste, noioso, piatto, una grande caserma globale, attagliata ai kapò con la frusta sibilante, a loro agio, guardiani pervertiti, rigenerantisi incessantemente dalle ceneri della sofferenza altrui, tanto più cattivi quanto più consapevoli d’essere effimeri in attesa di recare i prossimi danni catastrofici. Lasciamoli tuttavia a loro stessi, fino al lurido loro  pogrom universale prossimo venturo e per ora… vive la différence! (espressione cancellata anche da Wikipedia, qualcuno provveda).

PS: La definizione di “serpente” è al di sopra delle intrinseche possibilità di Angelino Alfano , dunque non concerne lui né il suo quasi analcolico vociare di femminicidio.

Cliccate sul triangolo bianco nello spazio del filmato, pazientate a seconda del tempo richiesto dalla potenza del vostro computer e Buon divertimento!

conflittiestrategie elio

 

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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