Enrico Letta deve cadere oppure dare ampie garanzie che Mario Draghi possa arrivare al Colle. Secondo un bene informato, tutte le scaramucce correnti ruotano intorno a Draghi, il quale è nelle cerchie che contano e ha gli appoggi giusti per mettere in riga il caravan serraglio della politica. Se Letta non si decide a tranquillizzare i manovratori, dovrà cadere. Questo sembrerà istituzionalmente corretto solo se “Lettino”, oltre a essere davvero debole, lo sembri tanto da rendere telegenicamente necessario il suo avvicendamento.
Napolitano incalza, manovrando per arrivare in tempi brevi a una delle due alternative: Lettino dentro o Lettino fuori, in ogni caso con la strada spianata a Draghi. La preferenza è per un Letta “dentro” e favorevole a Draghi, purché né lui né il compare Angelino Alfano alzino troppo il prezzo. Questa è la sintesi di quanto va accadendo, con grandi incoraggiamenti da Berlino dove non vedono l’ora di riagguantare la BCE. È una variazione sul tema di quanto accadde a Mario Monti, nominato senatore a vita il 9 novembre 2011, ricevendo subito dopo l’incarico per formare il governo, succedendo a un Silvio Berlusconi ostaggio di se stesso. Monti è poi tramontato, vittima della sua sovradimensionata autostima. Avrebbe potuto occupare a lungo le stanze alte della politica, persino la più alta, se non avesse presunto di poter fare a meno di Napolitano. Mario Draghi non farà questo errore; sarà flessibile alle esigenze dei suoi sostenitori e ascenderà il Colle da salvatore della patria: terzo proconsole di Bilderberg in meno di tre anni.
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Informazioni su Piero Laporta
Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg).
Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978.
Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia.
Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano.
È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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Ho letto l’articolo solo oggi.
Complimenti. Profetico!
Non può che essere così.
A ben vedere la politica è un esercizio noioso e, come per i delitti, per venirne a capo occorre seguire i soldi. 🙂
molto d’accordo; quindi prospettive sempre più terrificanti. Un 2014 che non dimenticheremo presto
glg