Il Calvario di BXVI – Non Praevalebunt (3)

ichbinIl male, dopo essere parso a taluni attraente e persino vantaggioso, si svela a tutti orrido e grottesco allo stesso tempo.

La nomina in gran fretta e in gran segreto di Ernst von Freyberg svela grottescamente parte degli interessi di quanti hanno isolato il Sommo Pontefice, fino a costringerlo ad abdicare. Leggi qui la 1^ puntata  e qui la 2^ puntata dell’inchiesta escusiva di OltreLaNotizia sulla congiura contro S.S.Benedetto XVI.

Osservatore Romano del 18 febbraio 2013:«L’austerità colpisce il mercato delle armi. Per la prima volta dalla metà degli anni Novanta la vendita di armamenti da parte delle prime cento aziende produttrici del mondo registra un calo. È quanto si apprende da un rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) sul mercato delle armi. […]Nel rapporto del Sipri sono le società statunitensi e quelle dell’Europa occidentale a dominare la classifica delle prime cento aziende con il novanta per cento delle vendite. In cima alla classifica c’è la Lockheed Martin, le cui vendite di sistemi d’armi sono state pari a 36 miliardi di dollari, il 78 per cento delle entrate totali della società. Segue la Boeing, con 31,8 miliardi. Mentre completa il podio la britannica Bae System, con poco più di 29 miliardi, in calo di una posizione rispetto all’anno precedente. La società europea Eads si piazza invece in settima posizione con 16,4 miliardi, subito sopra l’italiana Finmeccanica. […]». Comunicato della sala stampa vaticana del 15 febbraio 2013: «[…]La Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.), ha provveduto alla nomina, a norma degli Statuti, del nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza nella persona dell’Avvocato Ernst von Freyberg. […] Si è trattato di un percorso di alcuni mesi, meticoloso e articolato, che ha permesso di valutare numerosi profili di alto livello professionale e morale […]  Ernst von Freyberg nato in Germania nel 1958. 1978-1985: Studi di diritto presso le Università di Münich e Bonn; 1986-1987 Verwaltungshochschule Speyer; 1988 ammissione all’Ordine degli Avvocati a Landgericht Ulm e secondo esame di diritto a Oberlandesgericht Stuttgart; 1988-1991: TCR Europe Limited (Bemberg Group), Three City Research Inc. (Bemberg Group), Associato; 1991-2012 Fondatore e CEO di Daiwa Corporate Advisory GmbH; 2012 fino al presente Blohm+Voss Group, Hamburg, Germania, Presidente».
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Il titolo “avvocato” per Ernst von Freyberg è alquanto riduttivo. Egli è nell’industria delle armi. La ricerca è stata accurata, prolungata e meticolosa – come afferma il comunicato stampa del Vaticano – eppure si direbbe che essi non si siano accorti di che cosa egli sia e, quando l’hanno individuato, l’hanno nominato in fretta e furia perché non gli fuggisse via, un tale gioiellino. Ernst von Freyberg è presidente del Consiglio di Sorveglianza di Blohm+Voss Group, del gruppo ThyssenKrupp, che l’Osservatore Romano ha dimenticato di citare nell’articolo del 18 febbraio, a proposito di mercato delle armi .La distrazione del redattore mette sfortunatamente in ombra che Blohm+Voss Group è parte del gruppo ThyssenKrupp, distintosi recentemente per rilevanti opere di pietà nella città di Torino. Ah, dimenticavamo,  Blohm+Voss Group è un concorrente di Finmeccanica, l’industria italiana degli armamenti sulla quale il gruppo ThyssenKrupp vorrebbe volentieri mettere le mani.

Nelle foto qui sopra alcuni dei prodotti di Blohm+Voss Group; l’impresa che si onora di servire initerrottamente le forze armate germaniche da ben prima del III Reich. Fantastico, non vi pare?

Il lettore ricorderà pure – ma non se ne ricordano a quanto pare né l’Osservatore Romano né la Sala Stampa del Vaticano – che Finmeccanica (di cui Blohm+Voss Group è concorrente) è oggetto di inchieste controverse che si sono intrecciate, quando si dice la coincidenza, con l’estromissione del professore Ettore Gotti Tedeschi dall’Istituto delle Opere di Religione.

Non si può che essere certi che Von Freyberg sarà a suo agio in questo IOR.

conflittiestrategie elio

 

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Informazioni su Piero Laporta

Dal 1994, osservate le ambiguità del giornalismo italiano (nel frattempo degenerate) Piero Laporta s’è immerso nella pubblicistica senza confinarsi nei temi militari, come d'altronde sarebbe stato naturale considerando il lavoro svolto a quel tempo, (Ufficio Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa). Ha collaborato con numerosi giornali e riviste, italiani e non (Libero, Il Tempo, Il Giornale, Limes, World Security Network, ItaliaOggi, Corriere delle Comunicazioni, Arbiter, Il Mondo e La Verità). Ha scritto “in Salita, vita di un imprenditore meridionale” ed è coautore di “Mass Media e Fango” con Vincenzo Mastronardi, ed. Leonardo 2015. (leggi qui: goo.gl/CBNYKg). Il libro "Raffiche di Bugie a Via Fani, Stato e BR Sparano su Moro" ed. Amazon 2023 https://shorturl.at/ciK07 è l'inchiesta più approfondita e documentata sinora pubblicata sui fatti del 16 Marzo 1978. Oggi, definitivamente disgustato della codardia e della faziosità disinformante di tv e carta stampata, ha deciso di collaborare solo con Stilum Curiae, il blog di Marco Tosatti. D'altronde il suo più spiccato interesse era e resta la comunicazione sul web, cioè il presente e il futuro della libertà di espressione. Ha fondato il sito https://pierolaporta.it per il blog OltreLaNotizia. Lingue conosciute: dialetto di Latiano (BR) quasi dimenticato,, scarsa conoscenza del dialetto di Putignano (BA), buona conoscenza del palermitano, ottima conoscenza del vernacolo di San Giovanni Rotondo, inglese e un po' di italiano. È cattolico; non apprezza Bergoglio e neppure quanti lo odiano, sposatissimo, ha due figli.
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7 risposte a Il Calvario di BXVI – Non Praevalebunt (3)

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  3. Giorgio Fabbri scrive:

    non ho lezoni da dare a nessuno, se non ho capito a 86 anni che ci sono i detentori del potere e gli altri dovrei
    dare la testa contro il muro ; quanto a sapere con certezza
    chi siano e perchè e come lo siano è semplice e complesso
    allo stesso tempo, la logica che sembra semplice puo’
    essere ingannevole perchè c’è di mezzo la grande astu-
    za delle strategie ingannevoli che è l’appannaggio dei
    grandi pensatori, gli schiavi servili dei padroni che sono
    sempre esistiti. Quel che è da capire è perchè una “dama” che è stata al potere per lungo tempo lo è ancora, perchè
    un presidente ha olto l’obbligo dei governi d’avere un de-
    posito d’oro pêr stampare il corrispondente valore in mone
    ta, perchè è diventato difficile anche per i potenti control- lare il futuro, il prossimo papa è l’ultimo della storia della chiesa di Roma , ubi maior………………………………………………………………………………………..
    Ciao Piero

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  5. Franco D. scrive:

    Interessante la correlazione che viene messa in evidenza tra l’abdicazione del Papa e la questione Finmeccanica, anche se rimane ancora parecchio da capire a proposito del primo fatto. A riguardo del secondo fatto invece le cose sembrano un pochino più chiare, ho la netta sensazione che si stia cercando di portare a compimento l’opera di distruzione e conseguente totale assoggettamento dell’Italia iniziata con l’operazione “mani pulite”: Eni e Finmeccanica sono gli ultimi baluardi industriali del nostro paese e le potenze straniere stanno strepitando…famelici. Ritengo a dir poco vergognoso di come si stia mettendo sotto pressione l’azienda della difesa italiana (non diversamente, mi sembra, stiano andando le cose per Eni), ma in quale altro paese sarebbe potuto succedere una cosa del genere? Siamo al paradosso che lo Stato incrimina se stesso, in un paese allo sbando, dove non esiste più la roccaforte politica a salvaguardarne gli interessi più strategici e vitali. Gran parte della popolazione è veramente poco cosciente di quel che si muove dietro le quinte, presa come è dal turbinio della disinformazione di massa la cui potenza oramai travolge tutto, ma non solo. Vi è senz’altro da dire che oramai da un ventennio e più la politica – quella vera che tratta delle questioni dirimenti, dalle quali non possiamo prescindere pena la catastrofe sociale ed economica – è del tutto scomparsa dal chiacchiericcio inconcludente e fuorviante che siamo continuamente costretti ad ascoltare, prodotto dal palcoscenico in cui si esibiscono i nostri politicanti. Quindi, se può esser ovvio che la maggior parte delle persone abbia, nel tempo, letteralmente perso ogni cognizione alta della politica, altrettanto certo, non possiamo dire per tutti gli “addetti ai lavori”. In definitiva voglio seriamente augurarmi che in questo paese ancora, qualcuno vivo, sia rimasto, che non proprio tutto stia andando al macero, che quantomeno in certi apparati – quali ad esempio della difesa e sicurezza – nelle più alte sfere di comando non tutti siano, diciamo così, adagiati al calduccio.
    Buona serata a tutti.

  6. Piero Laporta scrive:

    COMUNICATO IMPORTANTE
    Giuseppe Reguzzoni su PiazzoLaNotizia osserva che “Von Freyberg non è Presidente del Consiglio di Amministrazione (Verwaltungsrat) di Blohm+Voss, ma del Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat)”. Le osservazioni di Reguzzoni sono fondate, e ho provveduto a emendare il mio pezzo.
    Devo però aggiungere che sono stato indotto in errore da una fonte insospettabile, la sala stampa del Vaticano, vittima a sua volta, devo presumere, della frettolosità di questa nomina.
    Sala stampa Vaticana del 15.02.2013:”Ernst von Freyberg […] 2012 fino al presente Blohm+Voss Group, Hamburg, Germania, Presidente”. Il testo del comunicato è più ampiamente citato nel post.
    Mi scuso quindi con von Freyberg se l’ho scambiato per un mercante di armi, aggiungo tuttavia che, quand’anche il nuovo presidente IOR fosse solo usciere d’una fabbrica d’armi, vi sarebbe un’incompatibilità grande quanto un macigno con l’incarico allo IOR, che tuttavia in Vaticano non hanno percepito e rimane da capire perché.
    Un’incompatibilità non di meno avvertita dall’Osservatore Romano, testimoniata dalle sue reticenze nel pezzo pubblicato ieri sul mercato delle armi (citato nel post), nel quale s’è dimenticato di ThyssenKrupp, il padrone di Blohm+Voss Group in cui lavora von Freyberg, presidente dell’Istituto delle Opere Religiose.
    piero laporta

  7. sara scrive:

    Ma Dio scrive dritto sulle righe storte degli uomini.
    In mezzo a tutto questo marcio e ai farisei assassini, Benedetto XVI svetta per santità e conformità a Cristo.

    “Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.”

    Rm 8,28-30

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