Rev.mo Mons. Jorge Mario Bergoglio,
nel corso della visita a Milano, Ella ha ripetutamente richiamato all’accoglienza, addirittura dei “profughi”, come ha voluto ripetutamente definire i milioni di sventurati deportati.
Come Ella ben sa, tali deportazioni sono esecrate dai legittimi vescovi dei deportati.
Non abbastanza esecrate tuttavia se Ella mancò di denunciare di fronte ai massimi rappresentanti dell’Impero, quanto è perfettamente noto: tali migrazioni epocali non s’ascrivono né al caso né solo alla necessità dei deportati, quanto piuttosto al disegno politico dominante, scandito col passo dell’oca, in Europa come pure in talune piazze finanziarie statunitensi e a Pechino.
D’altronde un disegno politico di per sé solo non basterebbe. Occorre infatti un contributo finanziario e operativo, in effetti ambedue pervenuti, continui e fattuali, grazie a talune ricchissime centrali diocesane tedesche, di concerto col ben noto Georgy Soros, celeberrimo per la cura profusa verso la dottrina morale della Chiesa.
È appena il caso di chiedersi se la Chiesa non debba sentirsi alquanto sporcata da tali contiguità, vien proprio da chiedersi. Ella tuttavia non sembra curarsene, né avanzò obiezioni quando era tempo, pur sapendo bene quanto gli sventurati siano attirati costà dalle diaboliche blandizie di tali consorterie. E’ d’obbligo quindi domandare come e perché Ella non s’avveda quanto le omelie distribuite – fin da Pantelleria – con la solennità dovuta all’Ostia consacrata, si svelino velenose per la coscienza di tanti, affogati nella menzogna, e letali per innumerevoli migliaia, affogati nel mare.
Nelle più recenti di tali omelie s’intravvede la rassicurante percezione, da Ella untuosamente offerta alle supreme autorità germanico europee, di poter pienamente assicurare loro il consenso delle periferie dell’Impero, proprio quelle periferie e quelle genti fra le più martoriate dalle deportazioni di massa.
Ella, che rifuggì dalla Croce d’oro, potrebbe dunque a buon diritto gratificarsi dell’alta decorazione d’una Croce di ferro con foglie di quercia. A ciascuno la propria croce, dopo tutto.
Mi creda, devotamente impegnato a significare a Ella tutto il meritato rispetto
Sono il Suo
Aldo Moro
Caro Piero i tuoi articoli sono sempre ottimi.
Ma quando metti, giustamente, nel mirino Bergoglio, diventano imperdibili. Comunque come avevo forse già detto, è solo una questione di danéè. Lo sterco del diavolo. Voglio vedere il “misericordioso” quanti immigrati clendestini accoglierebbe SENZA il contributo del governo venduto e traditore italiano. ZERO! Tra l’altro adesso che c’è la nuova legge sui minorenni “migranti”, il guadagno raddoppia, a parità di numeri. Il pd e Bergoglio sono culo e camicia, una macchina perfetta per fare soldi sui clandestini; finchè dura. Quando poi qualcuno a cui la Patria italiana sta a cuore, incomincerà a incavolarsi sul serio nessuno si lamenti delle conseguenze. Un segno positivo però è che sembra che gli italiani si siano stufati di farsi prendere in giro ed abbiano drasticamente ridotto l’8%° alla Curia.
L’% per 1000 è in caduta verticale: c’è ordine tassativo di non parlarne.
un motivo in più per parlarne…
qual è la fonte?
di che cosa? I discorsi di Bergoglio sono sul sito vaticano
la fonte non dei discorsi ma della diminuzione dell’8 per mille
un insider attendibile
ma c’è qualcosa pure sul web
http://www.quotidiano.net/cronaca/8-per-mille-1.2976404
http://www.antoniosocci.com/fedeli-in-fuga-da-bergoglio/