La candidatura di Romano Prodi al Quirinale svela la carta d’identità di Beppe Grillo: poteri storti. Le carezze elargite a M5S da Goldman Sachs a Grillo assumono oggi un significato inquietante nonostante la retromarcia tattica della stessa banca d’affari, troppo tempestiva rispetto alle reazioni negative che suscitò la prima sortita a favore di M5S.
Romano Prodi fu consigliere di Goldman Sachs durante la speculazione contro la lira nel 1992. Egli è il predecessore di Mario Monti in quell’incarico. La candidatura Prodi al Colle si realizza attraverso la sincronizzazione fra la banca d’affari, M5S e lo stesso Prodi.
I poteri storti operano come il fruttivendolo. All’alba, ai mercati generali, compera un quantitativo d’arance a un prezzo X. Le cassette contengono frutti non tutti delle stesse dimensioni e della stessa qualità. Egli fa una cernita accurata e divide le arance fra le migliori e le peggiori. Quest’ultime le butta via? Neanche per sogno: le unisce alle arance invendute il giorno prima, conferendo ad esse un prezzo più conveniente di quelle di prima qualità. Le migliori le vende invece a un prezzo almeno doppio rispetto a quello d’acquisto. Egli sa che la grande massa compera a poco, solo le élite sono selettive. Oltre tutto, in questo modo, il fruttivendolo offre il medesimo frutto a un ventaglio più ampio di acquirenti. Le arance di migliore qualità, sebbene più care, fanno parere più convenienti quelle che altrimenti sarebbero di scarto.
I poteri storti ci hanno offerto le arance nuove – Beppe Grillo – confidando che attraverso lui paiano convenienti anche le arance vecchie – i Prodi, i Violante, gli Amato, i Caselli – a un prezzo comunque congruo per i nostri oscuri padroni.
Fra tutte le arance di scarto quella più difficile da piazzare sarebbe stato proprio Romano Prodi, il medium di Aldo Moro e – giovi ripeterlo – già consigliere di Goldman Sachs ai tempi della devastante speculazione contro la lira del 1992-1993. Ripetiamolo: egli è il predecessore di Mario Monti nella banca più nemica dell’Italia, Goldman Sachs. Per saperne di più leggere qui, in particolare occorre leggere a pagina 17 di questo allegato la risposta del giudice Ferdinando Imposimato alle insinuazioni del giornalista dell’Economist. Ferdinando Imposimato è fra i papabili di M5S – mossa geniale – ma ha tante probabilità di vincere il concorso a punti quanto io di diventare papa.
Romano Prodi è stato inserito nel ventaglio dei papabili al Colle, proprio per le difficoltà intrinseche che altrimenti la sua candidatura avrebbe comportato se fosse passata solo per il Parlamento. Il suo passato, prossimo e remoto, rende il medium impresentabile. Il M5S tuttavia lo presenterà come un “candidato dal popolo”. I fessi abboccheranno, i furbi sfrutteranno.
Prodi è certamente, fra il manipolo di candidati, il “presidente” preferito dei poteri storti che sono dietro le quinte di Grillo.
Prodi dunque è colui che “vincerà” il concorso aperto da Beppe Grillo. Un paese che possa inghiottire una candidatura come quella di Romano Prodi è pronto a qualunque disastro.
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Scommessa clamorosamente fallita. Tante congetture su goldman sacs invece di rendersi conto che quello che ha fatto fuori sia Monti che Prodi é stato proprio Grillo.
Mai stato così soddisfatto di perdere una scommessa. In quanto a Goldman Sachs, l’assoluzione è ancora lontana, visto che Rodotà appartiene a quella cerchia.
Se ho capito bene lei dice che Rodotà farebbe parte della piattaforma Goldman Sacs, in quanto campione dei diritti civili. Bé é oggettivamente questo il caso in cui un rappresentante teorico di una ‘piattaforma’ é stato usato contro i rappresentanti oggettivi di questa. Prodi era verso il m5* un offerta di condivisione del potere all’interno di questa piattaforma, e questa partecipazione é stata rifiutata.
La sua chiave di lettura è una delle possibili. Confesso che sono alquanto confuso e sono a caccia di dettagli che mi sfuggono.
ma..se é vero che Rodotà appartiene a quella cerchia vuol dire che ci sono più nomi, Marini(usato come falso obiettivo)-Prodi…Amato.. nella stessa pentola degli americani G. & S, che più di qualcuno nel PD sta facendo esplodere. A meno che diavolo di Berluscoini non sia riiuscito a comprare in qualche modo i capi bastone all’interno del PD i quali sono risusciti a raccogliere più di cento franchi tiratori….finalizzato al rientro di Napolitano in cambio di un governo di larghe intese che la Meloni, dopo Vendola ha rimandato al mittente dichiarando pochi minuti fa di non votare Napolitano per il secondo mandato. L’altra sorpresa, secondo me, dopo lo sfascio del PD sarà Cancellieri prossimo Capo di Governo.. con tanto di palmo al naso di Berlusconi alla Lega di Maroni.
Non so che dirti, sono molto incerto. Il sistema mi sembra – sottolineo “mi sembra” – implodente per le troppe frazioni mutuamente opposte. Prodi, mi ha fatto notare un’amico bene addentro alla politica, “si è spostato da tempo verso la Cina e questo lo rende sgradito a G&S”. Io concordo solo sulla prima parte. Quando sei stato parte di un sistema come G&S, non ne sei più fuori, con vincoli ben più solidi e potenzialmente pericolosi di quelli evocati per il Kgb o consimili. Non entri ed esci da sistemi come G&S o Bilderberger a tuo piacere, magari svelandoli.
Marini è davvero una brava persona, mi dice chi lo conosce, così come Gargamella è un fesso.
Di fronte ai poteri storti, la differenza fra Berlusconi e i rimanenti è che il primo sembra avere le mani più libere degli altri.
Il paradosso che mi dà l’orticaria è della sinistra: in tempi lontani contribuì certamente a dare potere e voce a chi era stato ammutolito e accantonato; oggi essa è completamente in mano ai suoi antichi nemici, i peggiori, i finanzieri più torvi. Corollario: questa sinistra ha trascinato con sé fette importanti del mondo cattolico che sognavano di conciliare Gesù e Marx. Nessuno dei due mi pare possa dirsi soddisfatto degli esiti.
La Meloni conta quanto la rima che le si confà.
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Eh sì. Con questa manovra Prodi si vede chiaro che il M5S, disorganizzato e improvvisato com’è, contiene un nucleo ben strutturato e preparato da tempo: peccato che lo manovri il Concistoro degli Incappucciati.
Devo dare atto a Gabriele Adinolfi di averci indovinato al millimetro fin da prima delle elezioni.
Da quel che posso capire, leggendo i commenti sul blog di Grillo e sentendo un po’ in giro, le reazioni della maggioranza dei grillini alla proposta Prodi sono pessime. Mi sembra il caso di fare il possibile per acuire la contraddizione.
Santo Iddio, Prodi! Il medium dell’UE a 27!
Pubblico domattina su Facebook a tuo nome e con link se mi dai l’ok sulla email
ok ok ok
Romano Prodi al Quirinale serve ad accelerare il trasferimento della ricchezza nazionale dalle famiglie e dal lavoro agli istituti finanziari che detengono il debito pubblico. Dall’anno prossimo pagheremo ogni anno 100 mld di interessi annui. La consolazione è che il sistema finanziario globale è ormai al collasso e personaggi come Monti e Prodi vivranno abbastanza per essere processati.
Certo. Ma non otterrà nulla che possa renderne il settennato meno tragico. Strozzate da una moneta troppo forte, le imprese italiane hanno smesso di esportare. E a lui, come ai governi prossimi, toccherà subire pesanti moti di piazza.
Assolutamente d’accordo!!!
“Il piano” per garantire il sistema finanziario mondiale ed in particolare quello tedesco, ha preso corpo, prima con l’insediamento di Draghi alla BCE e – poi – con Monti alla P. del C.. Adesso, se Monti lo rimettiamo in “frigo”, comunque ci vuole un altro a raccogliere il testimone e chi meglio di Prodi? ….. niente male neanche la Bonino, di cui non si è mai capita la visione politica (per non dire “il credo”) se non – fatto certo – che non disdegna la frequentazione di certe congreghe e che politicamente è una campionessa di slalom gigante. Poi….che c’entra! C’è sempre Amato.
Che Dio ci aiuti!
Tristemente vero, mi sa. Casaleggio finalmente parla, dice che i politici vanno esclusi, poi però dice che si inchinerà alla rete. Crimi sembrava perplesso ma a questo punto devo pensare che quando hanno sospeso le votazioni non era per difendersi dagli hacker ma per manipolare una votazione che non contemplava Prodi. Infatti tutti gli attivisti con cui ho avuto contatti sono stupiti. Tenteranno di farla passare come una mossa antiberlusconiana, immagino.
A questo punto finalmente vedremo se le mie speranze sulla capacità di sganciarsi degli eletti su questioni capitali si avvereranno.
tra le varie decorazioni non citate è compresa quella di advisor di BP. Probabilmente, da buon certosino, non ha trascurato nessuno nella raccolta di prebende tra i beneficiati delle sue politiche del trentennio scorso